È scomparso all’età di 82 anni Salvo Vitale, storico amico di Peppino Impastato e fondatore di Radio Aut, l’emittente clandestina simbolo della resistenza antimafia a Cinisi.
Docente di filosofia e storia, giornalista de “L’Ora” negli anni ’60, ha dedicato la vita a mantenere viva la memoria del suo amico e a contrastare Cosa Nostra mediante cultura e impegno civile.
Associazioni, nomi e numeri contro le mafie lo ha ricordato come “esempio luminoso di libertà e responsabilità”, capace di trasformare la memoria in impegno autentico.
Giovanni Impastato, fratello di Peppino, ha narrato con affetto l’ultimo saluto a Vitale in ospedale: indossava una maglia con la scritta “resistere” e gli disse: “Resisterò fino in fondo”.
A Casa Memoria Impastato di Cinisi è stata allestita la camera ardente e sono stati annunciati i momenti pubblici di commiato.
Studenti, colleghi e attivisti lo ricordano come maestro e poeta, autore di libri e poesie antimafia, custode della memoria e della verità.
Nato a Cinisi il 16 agosto 1943, Vitale si laureò in Filosofia a Palermo, insegnò per decenni e iniziò la carriera di giornalista come corrispondente de L’Ora.
Insieme a Peppino Impastato fondò Radio Aut, la voce libera contro i boss mafiosi. Dopo l’omicidio del compagno, continuò la battaglia civile scrivendo, insegnando e sensibilizzando le nuove generazioni.
lnsegnante amato, autore di saggi, poesie e militante instancabile, Vitale ha lasciato un segno profondo nella lotta culturale contro la mafia .ConclusioneIl vuoto lasciato da Salvo Vitale è immenso, ma la sua eredità resta viva nelle voci di chi continua a lottare per la verità e la giustizia.