Le condizioni di Lyudmyla Velykgolova, 42 anni, unica sopravvissuta alla strage avvenuta sabato 16 agosto a Forio d’Ischia, restano gravi ma stabili. La donna, di origini ucraine, è stata colpita da sei proiettili esplosi dall’ex marito, Antonio Luongo, 69 anni, che ha ucciso l’attuale compagno di Lyudmyla, Nunzio Russo Spena, e la madre di lei, Zinoviya Knihnitska, prima di togliersi la vita. Dopo l’intervento chirurgico all’ospedale Rizzoli di Lacco Ameno, Lyudmyla è stata trasferita in eliambulanza all’ospedale Cardarelli di Napoli, dove è attualmente ricoverata in rianimazione.
I medici esprimono un “cauto ottimismo” riguardo alla sua prognosi, ma la situazione resta critica a causa delle gravi lesioni riportate al torace e all’addome.
Secondo le ricostruzioni, Luongo aveva pianificato meticolosamente l’agguato. Arrivato sull’isola di Ischia, aveva squarciato le gomme dell’auto della coppia e si era appostato nei pressi dell’abitazione della madre di Lyudmyla. Nonostante le segnalazioni ai carabinieri, non erano stati presi provvedimenti, poiché non risultavano precedenti denunce per maltrattamenti.
Nel pomeriggio, Luongo ha aperto il fuoco, uccidendo le due vittime e ferendo gravemente Lyudmyla, prima di suicidarsi.
Il sindaco Stani Verde ha dichiarato che la tragedia ha colpito l’intera comunità, nonostante le vittime non fossero residenti locali.
In segno di lutto, sono stati annullati tutti gli eventi in programma, inclusa la Festa del Vino .