Un vasto incendio boschivo ha colpito il Parco Nazionale del Vesuvio, suscitando allarme e mobilitazione straordinaria.
Attivo da diversi giorni, il rogo si estende su circa 3 km, con oltre 500 ettari di vegetazione distrutti tra la pineta di Terzigno, la Riserva Integrale Tirone, e i boschi di Trecase, Ercolano e Ottaviano.
La colonna di fumo era visibile da Napoli e dagli scavi di Pompei.
La Protezione Civile regionale, i Vigili del Fuoco, volontari e l’Esercito sono intervenuti con un imponente dispiegamento: 6 Canadair, 4 elicotteri regionali, e numerose squadre a terra (oltre 150 operatori), coordinate da un Tavolo permanente e dal Prefetto di Napoli .
Il ministro Musumeci ha decretato lo stato di mobilitazione nazionale del sistema di Protezione Civile, su richiesta della Regione Campania .
Non ci sono stati danni a persone o abitazioni, grazie alla pronta azione delle squadre; tuttavia, i sentieri escursionistici e l’accesso al Gran Cono restano chiusi in via precauzionale.
L’incendio ha colpito anche l’indotto turistico: escursionismo e turismo ambientale sono al momento paralizzati, con ripercussioni economiche già tangibili.
La Procura di Nola ha aperto un fascicolo. Finora non sono emerse prove di inneschi dolosi, ma l’ipotesi resta tra le più accreditate: storicamente, il 90% degli incendi simili ha origini dolose o colpose .
Una task force composta da carabinieri forestali specializzati sta raccogliendo testimonianze e analizzando le prime fiamme, che sarebbero state segnalate tre giorni prima dell’escalation.
Le sfide che restano da sostenere non riguardano solo lo spegnimento definitivo del rogo e la gestione dei residui focolai in condizioni di vento e temperature elevate, ma anche l’attuazione di misure straordinarie di tutela ambientale, economica e sociale e la chiara attribuzione delle responsabilità, qualora emerga un dolo.
Questo incendio mette a nudo l’estrema vulnerabilità ambientale del Vesuvio e delle sue comunità, ma anche la forza organizzativa e la volontà di salvaguardare valore, territorio e memoria.