Ha scatenato una bufera politica il video pubblicato durante la giornata di venerdi 8 agosto su TikTok e che raffigura Rita De Crescenzo, nota Tiktoker napoletana, insieme all’influencer Angelo Napolitano (Napolitano Store), all’interno dell’ufficio del consigliere regionale Pasquale Di Fenza (Azione, maggioranza con De Luca) nella sede del Consiglio regionale della Campania. Nelle immagini, sventolano una bandiera italiana, accompagnati dall’Inno di Mameli in sottofondo, mentre appare la scritta sovrimpressa “Popolo ci sei? Working in progress”.
Le reazioni sono state immediate e trasversali: Azione Campania si è dissociata con durezza, definendo l’accaduto “un’iniziativa personale, estemporanea, incomprensibile” e affermando che non rappresenta i valori di “coerenza, trasparenza e rispetto delle istituzioni” del partito. Carlo Calenda, leader nazionale di Azione, ha annunciato via social l’espulsione immediata di Di Fenza: “Questo buffone che usa gli uffici del Consiglio Regionale per pantomime indecenti (…) viene espulso… Mi scuso con gli elettori”. Critiche provengono da ogni schieramento: il presidente del Consiglio regionale Gennaro Oliviero definisce l’episodio “una ridicolizzazione dell’istituzione”. Anche esponenti del PD, M5S e FdI parlano di “scadimento”, “vilipendio” e “pessimo esempio istituzionale”.
Il consigliere espulso ha spiegato di aver accolto i due influencer per “ascoltare le loro istanze”, sottolineando il suo impegno a livello istituzionale. Ha riconosciuto la “leggerezza politica” commessa e si è detto dispiaciuto, pur affermando di aver appreso dell’espulsione solo dai media .
L’episodio ha investito pesantemente Azione, mettendo in crisi l’immagine delle istituzioni regionali. L’episodio resta emblematico del confine sempre più labile tra spettacolo e rappresentanza politica.