La Campania piange un’altra vittima del virus West Nile: è la sesta persona deceduta dall’inizio dell’estate nella regione. L’ultimo caso riguarda un 79enne residente a Teverola, in provincia di Caserta, colpito da febbre del Nilo e deceduto dopo un lungo ricovero tra Aversa e Frattamaggiore.
L’anziano, individuato con le iniziali A.P., si trovava in villeggiatura a Mondragone, dove probabilmente è avvenuto il contagio. Al suo ritorno ha manifestato sintomi febbrili e dolori. Dopo un primo accesso al pronto soccorso dell’ospedale “Moscati” di Aversa è stato dimesso, ma è poi tornato per un peggioramento: è stato quindi trasferito d’urgenza all’ospedale “San Giovanni di Dio” di Frattamaggiore, dove è stato intubato, ma non ce l’ha fatta dopo circa due settimane in rianimazione.
Si tratta della sesta vittima in Campania, e della quinta nella sola provincia di Caserta. Precedenti decessi hanno coinvolto un 74enne di Pomigliano d’Arco (Napoli), un 76enne ospite a Grazzanise, un 68enne di Trentola Ducenta, e due cittadini di Maddaloni (72 e 80 anni) .
Il cluster resta concentrato nel Casertano, in particolare nella zona della Baia Domizia. Secondo l’ultimo bollettino, si contano 14 casi confermati nella provincia: 11 pazienti sono ricoverati, 2 casi sospetti sono in attesa di conferma e un altro caso è ancora in valutazione.
Oltre al cluster originario, si segnalano nuovi casi in altri Comuni, come Portici, Afragola, Boscoreale e Napoli, legati a soggiorni nell’area della Baia Domizia; pertanto, l’infezione si sta estendendo anche nella provincia di Napoli.
Le autorità sanitarie locali ribadiscono che non si tratta di un’emergenza sanitaria, secondo il Ministero della Salute: da sempre il West Nile è diffuso tramite zanzare infette e la distribuzione geografica dell’epidemia è in linea con le stagioni precedenti.
Sono state avviate disinfestazioni larvicide nei Comuni più colpiti, con particolare attenzione a evitare ristagni d’acqua e favorire bonifiche nelle aree fluviali o vicine a corsi d’acqua, spesso note come zone a rischio già in passato per la malaria.
Anche il Centro regionale trapianti ha attivato un protocollo di sorveglianza, inclusi test sul sangue e screening per trapiantati/donatori, e collaborazioni con l’Istituto Superiore di Sanità e l’ospedale Cotugno per il sequenziamento genomico.
Cosa possono fare i cittadini
Ridurre l’esposizione alle zanzare eliminando ristagni d’acqua (in serre, sottovasi, piscine), usando repellenti personali, e adottando comportamenti di prevenzione soprattutto tra le fasce più fragili.
Evitare di uscire all’aperto nelle ore serali o notturne senza protezione, specialmente se anziani o con patologie pregresse.
L’ultimo decesso conferma la persistenza del virus West Nile nell’area del Casertano, con estensione verso la provincia di Napoli. Nonostante il quadro sia sotto controllo, l’attenzione resta alta: le autorità sanitarie e i cittadini devono mantenere comportamenti prudenti per contenere la diffusione.