Proseguono a ritmo serrato le indagini della Procura di Napoli sul tragico incidente avvenuto lo scorso 25 luglio al Rione Alto, dove tre operai sono morti precipitando da un’altezza di circa 25 metri all’interno di un cantiere edile. Gli inquirenti stanno concentrando l’attenzione su bulloni e perni del montacarichi usato nel cantiere, per capire se materiali difettosi o cedimenti strutturali abbiano provocato il disastro.
Le prime perizie tecniche hanno rivelato anomalie nei punti di ancoraggio e nella struttura di fissaggio del montacarichi. In particolare, gli investigatori ipotizzano che alcuni elementi meccanici – tra cui bulloni e perni – possano essere risultati usurati, mal serrati o di scarsa qualità. Tali difetti potrebbero aver innescato la rottura improvvisa del sistema di sostegno, facendo precipitare la piattaforma su cui si trovavano le vittime.
La Procura ha iscritto nel registro degli indagati quattro persone: il responsabile della sicurezza del cantiere, il direttore dei lavori, il tecnico installatore del montacarichi e il rappresentante legale dell’azienda appaltatrice. Gli inquirenti contestano omicidio colposo plurimo e violazioni delle norme sulla sicurezza sul lavoro.
Sarà decisiva la perizia meccanica affidata a un team di esperti nominati dal tribunale, che dovrà accertare la composizione dei materiali utilizzati; eventuali errori di installazione o manutenzione; la presenza di difetti di fabbricazione o logoramento anomalo e la regolarità dei collaudi previsti per legge.
Le vittime – Luigi Romano, 44 anni; Antonio Di Gennaro, 39 anni; e Salvatore Iorio, 51 anni – erano tutti operai esperti e benvoluti. Lavoravano per conto di una ditta specializzata in ristrutturazioni edilizie. Le famiglie, sconvolte, chiedono verità e giustizia.
Le sigle sindacali UIL e Feneal hanno annunciato che si costituiranno parte civile nel processo, parlando di “ennesima strage silenziosa sul lavoro”. Il Comune di Napoli ha espresso solidarietà e dichiarato lutto cittadino nel giorno dei funerali.
Il ministro del Lavoro ha annunciato un rafforzamento dei controlli nei cantieri, in particolare in ambito urbano, e un piano per l’aggiornamento obbligatorio degli impianti elevatori nei luoghi di lavoro.