Nell’ambito dell’intensificata azione della Polizia di Stato contro i patrimoni illeciti, è stato eseguito un maxi sequestro del valore di circa 5 milioni di euro nei confronti di Salvatore Giordano Pacilio, 56 anni, imprenditore nel settore delle onoranze funebri, notoriamente vicino al clan Crimaldi di Acerra. L’operazione arriva oggi, mercoledì 23 luglio, su disposizione della Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Napoli, su richiesta del Questore partenopeo .
Sono stati sottoposti a sequestro diversi immobili ad Acerra e Santa Maria Capua Vetere, interi compendi aziendali (onoranze funebri), veicoli e numerosi conti correnti. Seppur intestati a prestanome, tutti i beni risultavano nella disponibilità effettiva di Pacilio .
Pacilio figura già condannato in via definitiva per gravi reati, tra cui ricettazione, incendio doloso, detenzione abusiva di armi, bancarotta fraudolenta e lesioni personali, aggravati dall’uso del metodo mafioso.
Secondo una nota della Questura, l’intervento si inserisce in una strategia più ampia volta a colpire la base economica delle organizzazioni criminali e a favorire il ripristino della legalità nel tessuto economico locale.
Il provvedimento dimostra ancora una volta l’efficacia delle misure di prevenzione patrimoniali come strumento di contrasto alla criminalità organizzata. Eliminare i flussi finanziari illeciti rappresenta un colpo diretto al cuore dei clan, limitandone la capacità di infiltrarsi nei settori economici e negli appalti.
Il legame tra Pacilio e il clan Crimaldi, noto per il controllo territoriale ad Acerra, conferisce all’operazione un’importanza strategica, evidenziando come persino attività apparentemente “normali”, come i servizi funebri, possano celare basi operative per il reinvestimento di capitali mafiosi.