Dopo una latitanza durata quasi tre anni, è finita la fuga di Simone Bartiromo, classe 1991, ritenuto uno dei broker del narcotraffico più attivi nel panorama criminale internazionale legato alla camorra. L’uomo è stato catturato nella serata del 16 luglio a Orihuela, nei pressi di Alicante, in Spagna, grazie a un’operazione congiunta tra il Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Napoli, la D.C.S.A. (Direzione Centrale per i Servizi Antidroga), il Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia e l’Udyco della Policia Nacional di Madrid.
L’arresto è avvenuto in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) partenopea, che ha coordinato direttamente le indagini. Bartiromo era inserito nell’elenco ex 100 dei latitanti pericolosi stilato dal Ministero dell’Interno.
Secondo gli inquirenti, Bartiromo ricopriva un ruolo di primissimo piano nell’ambito del traffico internazionale di droga. Era considerato il principale canale di approvvigionamento di cocaina e hashish per conto di diversi clan camorristici, in particolare il clan Sorianiello del Rione Traiano, legato al più ampio sodalizio criminale di Secondigliano, e il clan degli Amato-Pagano, noti come gli “scissionisti”.
Le indagini hanno messo in luce come Bartiromo gestisse in prima persona i contatti con organizzazioni criminali albanesi e spagnole, fungendo da mediatore e referente per le forniture di droga dalla Spagna verso l’Italia.
Le sostanze stupefacenti, secondo quanto accertato, venivano destinate alle principali piazze di spaccio di Napoli, tra cui Scampia, Secondigliano, il Rione Traiano (nota “zona della 99”), oltre ai comuni di Melito di Napoli e Mugnano. Ma i traffici non si limitavano al capoluogo campano: Bartiromo riforniva anche piazze attive in Sicilia (soprattutto Palermo e Catania) e in Puglia (con particolare attenzione alle aree di Foggia e Brindisi), consolidando un sistema di distribuzione su scala interregionale.
L’arresto di Simone Bartiromo rappresenta un duro colpo alla rete di narcotraffico transnazionale gestita dalla camorra. Il 34enne latitante era ritenuto una figura di riferimento nell’ambito del traffico di stupefacenti e della logistica criminale tra la Spagna e l’Italia, un ruolo conquistato grazie alla sua capacità di intrecciare legami con le mafie straniere e alla sua operatività in un contesto criminale complesso e radicato.
Con questa operazione, i Carabinieri e la Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli confermano l’efficacia della cooperazione internazionale nella lotta alle mafie e al narcotraffico globale, dimostrando ancora una volta che anche i latitanti più abili e pericolosi non sono fuori dalla portata della giustizia.
Le autorità italiane sono ora al lavoro per completare le procedure di estradizione di Bartiromo, affinché possa rispondere dei gravi reati a lui contestati dinanzi alla magistratura italiana.