Una lite scaturita da una banale fila non rispettata davanti alla toilette di un noto locale di Chiaia è degenerata in violenza nella notte dello scorso 1° febbraio, culminando con un’aggressione brutale e colpi d’arma da fuoco esplosi in strada tra la folla. Ora, a distanza di mesi, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Napoli Bagnoli hanno eseguito tre ulteriori misure cautelari nei confronti di giovani coinvolti nei fatti, su disposizione della 10ª Sezione del Tribunale del Riesame di Napoli.
I tre destinatari del provvedimento hanno tra i 20 e i 31 anni. Per uno di loro, già detenuto per altra causa, è stata disposta la custodia cautelare in carcere; per gli altri due sono stati disposti gli arresti domiciliari. Il provvedimento è arrivato in seguito all’impugnazione presentata dalla Direzione Distrettuale Antimafia (D.D.A.) contro una precedente ordinanza del G.I.P. del 2 aprile, che aveva rigettato la misura nei confronti di questi tre soggetti.
Secondo quanto ricostruito dalle indagini, supportate da immagini di videosorveglianza e testimonianze dei presenti, tutti e sei gli indagati avrebbero partecipato all’aggressione di un giovane avventore: inizialmente colpito con il calcio di una pistola, poi preso a calci e pugni. I motivi dell’aggressione, secondo gli inquirenti, sono da ricondurre a una banale discussione per l’accesso al bagno del locale.
Dopo l’aggressione, uno degli indagati avrebbe anche esploso diversi colpi d’arma da fuoco all’esterno del locale, in una strada affollata da ragazzi, a scopo intimidatorio, incurante della presenza di decine di persone.
I primi tre destinatari di misura cautelare erano già stati raggiunti da un’ordinanza restrittiva in precedenza, in quanto ritenuti gravemente indiziati non solo per concorso in lesioni personali, ma anche per minaccia e pubblica intimidazione con uso di armi, reati aggravati dal metodo mafioso. La nuova decisione del Riesame ha esteso le misure anche agli altri tre, ritenendo fondate le argomentazioni del Pubblico Ministero secondo cui l’intero gruppo ha agito con ruoli attivi e consapevoli.