Sta facendo impazzire TikTok e Instagram un fenomeno digitale tutto italiano che unisce creatività, intelligenza artificiale e comicità nonsense: si chiama “Italian brainrot” e ha conquistato milioni di visualizzazioni in pochi mesi. Ma di cosa si tratta esattamente?
L'”Italian brainrot” è un filone di meme surreali e iper-assurdi, spesso generati o ispirati da immagini create con IA, in cui compaiono creature ibride, oggetti animati o personaggi inventati che sembrano usciti da un sogno delirante. L’ingrediente fondamentale è il linguaggio: le voci usate per dare vita a questi contenuti sono artificiali, ma pronunciano frasi in un italiano melodrammatico e declamato, che richiama il doppiaggio da soap opera anni ’80 o le recite scolastiche.
E così ecco comparire su TikTok un panino parlante, un orsetto gigante chiamato “Puffalù il terribile”, o un misto tra cavallo e calzone che recita: “Io sono Calzonino, protettore della farina… e del tuo destino”. Il tono epico e lo stile teatrale creano un contrasto spiazzante con l’assurdità dell’immagine, e il risultato è irresistibilmente comico.
Il termine “brainrot” viene dal gergo web anglofono e indica un contenuto che “marcisce il cervello”, cioè così assurdo da mandare in tilt la logica. Ma in chiave italiana è diventato sinonimo di umorismo virale, creativo, kitsch e affettuosamente grottesco.
Il successo è tale che Panini, celebre casa editrice di figurine, ha lanciato una collezione ispirata al fenomeno, con carte collezionabili raffiguranti i personaggi più iconici del brainrot italiano. Un esempio di come la cultura internet si fonde sempre di più con il merchandising pop e con l’immaginario dei giovanissimi.
Questo fenomeno, apparentemente effimero, racconta anche molto della nostra epoca: un bisogno di leggerezza, evasione e ironia surreale in un mondo sempre più complesso. E chissà se domani, tra le bacheche dei social, non spunterà “Pastarolo il Pastafariano” o “Biscottinello dell’Apocalisse” a ricordarci che, a volte, l’assurdo è la forma più efficace di creatività.