Si è spento oggi, martedì 24 giugno, a Roma, all’età di 75 anni, Alvaro Vitali, attore simbolo della commedia italiana e interprete indimenticabile del personaggio di Pierino. Ricoverato da alcune settimane per una broncopolmonite recidiva, l’attore è deceduto nel pomeriggio a causa di un improvviso peggioramento delle sue condizioni di salute.
Nato nella Capitale il 3 febbraio 1950, Alvaro Vitali lavorava come elettricista quando venne scoperto dal grande regista Federico Fellini, che lo volle nel suo film “Satyricon” (1969). Da lì ebbe inizio una lunga e prolifica carriera: Fellini lo chiamò ancora in pellicole come “I clowns” (1971), “Roma” (1972) e soprattutto “Amarcord” (1973), dove l’attore seppe farsi notare per la sua innata espressività.Il successo con “Pierino” e la commedia sexyNegli anni Settanta e Ottanta, Vitali divenne uno dei volti più noti della commedia sexy all’italiana, un genere amatissimo dal pubblico dell’epoca.
Il suo nome rimarrà per sempre legato al personaggio di Pierino, lo scolaro sboccato e irriverente protagonista di film come “Pierino contro tutti” e “Pierino medico della S.A.U.B.”. Con oltre 150 film all’attivo, Vitali fu tra i più prolifici attori di quel periodo, capace di incarnare con ironia e leggerezza lo spirito dell’epoca.
Con il declino del genere cinematografico che lo aveva reso celebre, Vitali trovò spazio in televisione, partecipando a programmi come “Striscia la notizia”, dove imitava Jean Todt, e al reality show “La Fattoria” nel 2006, da cui si ritirò per motivi di salute legati all’asma. Negli ultimi anni aveva raccontato pubblicamente di vivere con una pensione modesta da circa 1.300 euro al mese, rammaricandosi per l’oblio in cui era caduto nonostante il contributo dato al cinema italiano.
Nel 2006 aveva sposato la cantautrice Stefania Corona, dalla quale si era separato, pur restando in contatto. Proprio la ex moglie aveva dato notizia del ricovero dell’attore per una broncopolmonite. Nei giorni precedenti al decesso si era parlato di una possibile riconciliazione, ma la situazione clinica è rapidamente peggiorata. Vitali lascia un figlio.
La morte di Alvaro Vitali segna la fine di un’epoca: quella del cinema popolare che faceva ridere e sognare un’Italia semplice e spensierata. Nonostante la critica non gli abbia mai pienamente riconosciuto il valore artistico, il suo volto, la sua risata e le sue battute rimangono immortali nella memoria collettiva.