Una tragedia sconvolgente ha colpito la città di Viareggio nella mattina di lunedì 9 giugno. Un uomo di 55 anni, commercialista molto conosciuto nella zona, si è tolto la vita impiccandosi all’esterno della sede dell’Agenzia delle Entrate di Bicchio, in via Aurelia Sud.
Secondo quanto ricostruito dalle autorità, l’uomo avrebbe raggiunto le scale antincendio sul retro dell’edificio nelle primissime ore del mattino. Si è impiccato utilizzando una corda e coprendosi la testa con un sacchetto di plastica. Accanto a lui, le forze dell’ordine hanno ritrovato una o due lettere manoscritte, una delle quali indirizzata ai suoi cari. Le prime ipotesi parlano di una profonda crisi personale ed economica che avrebbe spinto l’uomo a compiere il gesto estremo.
L’allarme è stato dato poco dopo le 8 da alcuni dipendenti e passanti che hanno notato il corpo senza vita sulle scale. Sul posto sono accorsi immediatamente i Carabinieri, i vigili del fuoco, personale sanitario del 118 e i responsabili della scientifica. Purtroppo, per l’uomo non c’era già più nulla da fare.
A rendere la vicenda ancora più drammatica è stata la diffusione sui social di una fotografia scioccante, scattata poco dopo il ritrovamento del corpo. L’immagine, che mostra l’uomo impiccato con un sacchetto sulla testa, è stata condivisa migliaia di volte in poche ore, rimbalzando su gruppi Facebook, account Telegram, pagine di cronaca nera e anche su alcuni siti d’informazione privi di filtri etici.
La reazione del web è stata divisa e accesa. Da un lato, molti utenti hanno espresso sgomento per la morte dell’uomo, sottolineando la disumanità e la solitudine che spesso colpiscono professionisti e piccoli imprenditori soffocati da debiti, pressioni fiscali e responsabilità familiari. Dall’altro, è montata un’ondata di indignazione per la diffusione dell’immagine, giudicata morbosa, voyeuristica e irrispettosa verso la vittima e i suoi familiari.
Numerose associazioni, tra cui ordini professionali, gruppi per la salute mentale e operatori dell’informazione, hanno denunciato la violazione della privacy e della dignità della persona, ricordando che la diffusione di immagini cruente legate al suicidio può causare effetti imitativi, oltre che profondi traumi negli utenti più sensibili.
 
  
  
 








