Dietro l’aggressione sfociata nel sangue a Varcaturo emerge la storia di un ragazzo di appena 18 anni, spezzata sulla battigia di un lido balneare per mano di un coetaneo con il quale aveva avuto degli attriti in passato.
Nicola era originario di Mugnano di Napoli, dopo la separazione dei genitori, si trasferì col padre e i nonni nel quartiere Marianella, nelle “Case Rosse” di via Nuova Toscanella.
Figlio di genitori separati, il padre era detenuto mentre la mamma, molto seguita su TikTok, convive con un nuovo compagno anche lui attualmente in carcere e dal quale ha avuto un figlio. Nicola un fratello maggiore, con cui manteneva un rapporto intenso.
Nicola aveva concluso il percorso scolastico e coltivava legami forti con gli amici della sua zona. Da sempre descritto da chi lo conosceva come un “ragazzo d’oro”, frequentava insieme agli amici il territorio napoletano e giuglianese.
Benché incensurato sul piano penale, Nicola era stato coinvolto in un arresto ad aprile per possesso di droga a Scampia. Le indagini non avevano però portato a un processo.
Le indagini hanno rivelato che il movente dell’omicidio è legato a un conflitto preesistente tra i due giovani, alimentato anche da tensioni sui social network. All’incirca nove mesi fa si erano incontrati e “sfidati” esibendo entrambi un coltello, ma le provocazioni non erano sfociate in una colluttazione.
L’aggressione è avvenuta intorno alle 13:00 di domenica 8 giugno, presso lo stabilimento balneare “Palma Rey” di Varcaturo. Secondo le ricostruzioni, Sannino ha raggiunto Mirti mentre quest’ultimo si trovava in fila al bar e lo ha colpito con due coltellate al torace. Nonostante il tempestivo intervento dei soccorsi, che hanno trasportato la vittima all’ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli, Mirti è deceduto poco dopo l’arrivo in pronto soccorso.
Le indagini hanno evidenziato che tra Mirti e Sannino esisteva un conflitto risalente a settembre 2024, incentrato su questioni legate al consumo di sostanze stupefacenti. Inoltre, i due giovani avevano avuto diverbi anche sui social media, dove si scambiavano insulti e minacce. Queste tensioni accumulate nel tempo hanno probabilmente contribuito all’escalation che ha portato al tragico epilogo sulla spiaggia di Varcaturo. Col passare dei mesi, i rapporti con Salvatore Sannino, anche lui giovane residente a Mugnano, sarebbero diventati sempre più tesi.
Salvatore Sannino è stato arrestato dalla Polizia di Stato di Castel Volturno e dalla Squadra Mobile di Caserta. Durante l’interrogatorio, il giovane ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere. Le prove raccolte, tra cui testimonianze di bagnanti presenti al momento dell’aggressione e immagini delle telecamere di videosorveglianza del lido, hanno confermato la sua responsabilità nell’omicidio.