Domenica 8 giugno, alle ore 19:30, il Teatro Diana di Napoli ospiterà la quarta edizione del Premio Umberto Bellissimo, un evento che celebra la memoria e l’eredità artistica dell’attore e musicista napoletano Umberto Bellissimo. L’iniziativa, nata dal desiderio della moglie Paola De Marco Bellissimo e promossa dall’Associazione Onlus “Umberto Bellissimo” presieduta da Gianni Conte, con il vicepresidente Giuseppe Giorgio e i membri Rosaria De Cicco, Adele Monaco, Antonella Morea e Carlo Piedepalumbo, si propone di onorare la bellezza dell’arte e la nobiltà di chi l’ha vissuta con passione e umanità.
Durante la serata, saranno conferiti riconoscimenti a figure di spicco del panorama artistico: Bruno Garofalo riceverà il “Premio Speciale Umberto Bellissimo”; Adriano Falivene sarà premiato per la sezione “Teatro Contemporaneo e Nuovi Scenari”; Patrizio Trampetti sarà insignito per il “Teatro Musicale”; e Nunzia Schiano sarà riconosciuta come “Migliore attrice Cinema e Teatro”. I premi, realizzati dallo scultore Salvatore Oliva, rappresentano un tributo tangibile all’impegno artistico di questi professionisti.
La conduzione dell’evento sarà affidata al giornalista e critico Giuseppe Giorgio e all’attrice e conduttrice Mirea Flavia Stellato. Sul palco si esibiranno anche artisti amici e collaboratori di Bellissimo, tra cui Gianni Conte, leader della Nuova Orchestra Italiana, Pino De Maio, Barbara Buonaiuto e Rosaria De Cicco, creando un’atmosfera di condivisione e ricordo.
Umberto Bellissimo ha lasciato un’impronta indelebile nel mondo del teatro, della musica e della televisione. Indimenticabile nel ruolo di Sarchiapone nella “Cantata dei Pastori” con Peppe Barra, ha lavorato con registi di fama come Eduardo De Filippo, Luigi De Filippo e Nanni Loy. La sua carriera spaziava dal teatro al cinema, con partecipazioni in film come “Mi manda Picone” e “La messa è finita”, fino alla televisione, dove è stato volto noto in serie come “La Squadra” e “Orgoglio”.
Il Premio Umberto Bellissimo non è solo un’occasione per ricordare un grande artista, ma anche un momento per celebrare l’arte come strumento di memoria e coesione culturale. L’evento al Teatro Diana rappresenta un ponte tra passato e presente, rinnovando il legame con la tradizione artistica napoletana e promuovendo il valore dell’impegno artistico nella società contemporanea.