Alessio Tucci, il 19enne reo confesso dell’omicidio di Martina Carbonaro, la ragazza di 14 anni uccisa ad Afragola, è stato trasferito dal carcere napoletano di Poggioreale in un altro penitenziario della regione.
Motivi di sicurezza alla base della decisione. E’ stata così accolta la richiesta che era stata presentata dal suo legale, Mario Mangazzo. La località del carcere dove è stato portato Tucci non è stata rivelata. “Quello che mi ha raccontato – aveva detto l’avvocato dopo l’incontro con il suo assistito – è che non ha trovato al suo arrivo un clima favorevole ed è stato spostato in un reparto più tranquillo”.
Ma oltre le ragioni a tutela di Tucci (per il timore di azioni violente da parte di altri detenuti) c’è stato anche anche un altro episodio legato a momenti di tensione che hanno coinvolto i suoi parenti. “I familiari – spiega infatti il legale – sono stati importunati in occasione della consegna di un borsone con indumenti al loro parente all’esterno della casa circondariale ” in una zona dove si trovano familiari di altri detenuti. Un punto fondamentale per la destino di Tucci sarà l’autopsia sul corpo di Martina, fissata alle 9,30 di martedì 3 giugno l’udienza per il conferimento dell’incarico per l’esame, che si potrebbe tenere subito dopo nell’obitorio dell’ospedale San Giuliano di Giugliano, dove si trova il cadavere. L’avvocato Mangazzo annuncia la nomina di un medico legale come consulente di parte.
L’esito dell’autopsia avrà infatti un’importanza fondamentale per il suo assistito, accusato di omicidio ed occultamento di cadavere. Bisognerà stabilire se quando ha abbandonato nel casolare e ricoperto di detriti Martina, la ragazza era già morta o se invece, come scritto nell’ordinanza del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Napoli Nord che ha confermato il carcere per il giovane, fosse ancora viva, agonizzante per molti minuti e quindi potesse essere salvata.