Il 24 maggio 1900 nasceva a Napoli Eduardo De Filippo, uno dei più grandi drammaturghi, attori e registi del Novecento. Figura centrale del teatro italiano, Eduardo ha incarnato come pochi altri l’anima profonda di Napoli, con le sue contraddizioni, il suo dolore, la sua umanità disarmante. La sua arte è stata capace di parlare a intere generazioni, oltre i confini del tempo e dello spazio.
Eduardo crebbe nel cuore del mondo teatrale partenopeo. Insieme ai fratelli Titina e Peppino, diede vita alla celebre compagnia “Il Teatro Umoristico I De Filippo”, che negli anni ’30 rivoluzionò il teatro italiano.
Dopo la rottura artistica con Peppino, Eduardo portò avanti un percorso solista straordinario, firmando capolavori che oggi fanno parte del patrimonio culturale nazionale, come Filumena Marturano, Napoli Milionaria!, Questi fantasmi!, Il sindaco del Rione Sanità, solo per citarne alcuni.
Eduardo non si limitò mai a divertire. Il suo teatro fu sempre una lente d’ingrandimento sui problemi sociali, sull’ipocrisia borghese, sul dramma delle famiglie spezzate, sull’indifferenza e sulla speranza. Il suo linguaggio, apparentemente semplice e popolare, era in realtà raffinatissimo, profondo, colmo di una filosofia umana che oggi più che mai appare universale.
Celebre la sua riflessione: “Teatro significa vivere sul serio quello che gli altri, nella vita, recitano male.”
Negli anni ’70, la sua importanza culturale fu riconosciuta anche dallo Stato italiano. Nel 1981 il Presidente Sandro Pertini lo nominò Senatore a vita per meriti artistici e civili. In questa veste, Eduardo continuò a difendere con passione la centralità dell’arte e del teatro nella formazione dei giovani e nella crescita del Paese.
Eduardo De Filippo morì il 31 ottobre 1984, ma la sua voce continua a risuonare nei teatri, nelle scuole, in televisione. Le sue opere sono tradotte e rappresentate in tutto il mondo, amate da un pubblico trasversale e da generazioni di attori che ancora oggi si misurano con la sua scrittura vivissima e universale.
Il 24 maggio, giorno della sua nascita, è l’occasione perfetta per ricordare non solo il grande artista, ma anche l’uomo che ha fatto del teatro uno strumento di verità, di riflessione e di profondo amore per l’essere umano.