Il 15enne Rayan Mdallel, scomparso dal comune casertano di Mondragone lo scorso 30 gennaio è stato ritrovato morto nel fiume Po a Torino. Il corpo, privo di documenti, era stato recuperato il 19 febbraio, ma l’identificazione è avvenuta solo recentemente grazie all’analisi del DNA confrontato con quello della madre.
Le circostanze della sua morte restano ancora da chiarire. Le autorità stanno indagando per determinare le cause e le dinamiche dell’accaduto.
A darne notizia è stato il sindaco di Mondragone, Francesco Lavanga, che ha seguito tutta la vicenda sin dall’inizio. «Rayan era scomparso il 30 gennaio – ha spiegato il primo cittadino – poi il suo corpo fu ritrovato nel fiume il 19 febbraio, ma era senza documenti e cellulare; ci sono voluti alcuni mesi per identificarlo. Non era la prima volta che Rayan si allontanava da casa, una volta fu ritrovato in Puglia».
Dagli accertamenti medico-legali effettuati sul corpo del ragazzo non sono emersi segni di violenza; ecco perché l’ipotesi più probabile è il suicidio ma le indagini, coordinate dalla procura di Torino e condotte dalla Polizia di Stato, intervenuta con i vigili del fuoco nel luogo dove è stato rinvenuto il cadavere, non escludono altre piste, anche alla luce dell’identificazione di Rayan, circostanza che potrebbe aprire nuovi scenari, magari su chi potrebbe averlo aiutato nel suo viaggio verso nord.
Rayan viveva con la madre e frequentava con buon profitto la seconda classe del liceo classico di Mondragone, ma è probabile che avesse sofferto per la separazione dei genitori, tanto da aver provato più volte a fuggire e da dover essere seguito dai servizi sociali del Comune. Quando, il 30 gennaio scorso, Rayan si era nuovamente allontanato da Mondragone, era in bici e indossava una tuta scura e scarpe Nike bianche. Aveva con sè due zaini, uno marchiato Adidas e uno scolastico: dopo la sua scomparsa, la madre aveva lanciato un appello per il suo ritrovamento, pregando chiunque avesse visto il ragazzo o avesse sue notizie di contattare lei o le autorità.
Appello rinnovato anche partecipando alla trasmissione tv «Chi l’ha visto». Sono arrivate alcune segnalazioni di avvistamenti del 15enne, e così le speranze dei familiari del minore non sono mai svanite; tra le segnalazioni più significative quelle di una donna che disse di aver visto Rayan a Roma in prossimità della fermata di un autobus in zona Rebibbia, con la bicicletta nera con la quale si era allontanato da casa. Ma era una svista, in quanto Rayan era già morto.
«Non trovo – ha scritto il sindaco Lavanga su Facebook – ma forse non esistono, parole che possano colmare un dolore così ingiusto e straziante. La sua giovane vita, spezzata troppo presto e in circostanze così laceranti, lascia in tutti noi un senso di smarrimento e profonda tristezza». Lavanga ha quindi espresso «lo smarrimento di tutta la comunità mondragonese», manifestando «vicinanza alla famiglia e agli amici». «Sicuramente – promette – rivolgeremo a Rayan, nei giorni a seguire, un momento di lutto cittadino, in cui riflettere e soprattutto pregare. Riposa in pace piccolo Rayan».