Giovedì 22 maggio, alle ore 16.00, presso l’ex OPG Je So’ Pazzo di Napoli, verrà presentata la mostra “La cura: Il Gattablu a Scampia e la pratica trasformativa delle relazioni”. Un evento che vuole essere non solo un momento espositivo, ma anche un’occasione di riflessione sulla salute mentale, la cura di comunità e il rischio di un ritorno all’approccio medicalizzante.
La mostra è il frutto di un anno di lavoro del GruppoZoone del centro diurno di salute mentale Gattablu di Scampia, che ha coinvolto utenti, operatrici e operatori della cooperativa sociale ERA, la rete territoriale di associazioni di Scampia e numerosi altri partecipanti. Un percorso di ricerca-azione che ha messo al centro l’arte collettiva, la cartografia critica e la costruzione di legami come forma di resistenza e autodeterminazione.
L’obiettivo è ridefinire il concetto di cura come possibilità creativa e trasformativa della relazione, un antidoto al dominio dell’individualismo e alla frammentazione sociale. Attraverso le opere esposte, la mostra intende raccontare le storie di vita, le memorie collettive e i percorsi di autodeterminazione delle persone coinvolte, dimostrando che cura può significare anche rivendicazione urbana e sovversione degli stigmi legati alla salute mentale.
Il programma della giornata prevede alle ore 16.00 la presentazione del progetto e una discussione aperta con Letizia Alfano, Giovanni Chianese, Luciana Cioffi e Rosa Diaspro, operatrici ERA del C.D.R. Gattablu e curatrici del progetto, insieme a Maria Reitano, Rosaria Bello e Novella Formisani, psichiatre e attiviste dell’Ex OPG Je So’ Pazzo, e la Rete Pangea di Scampia.
Alle ore 18.00 seguirà la visita collettiva della mostra, mentre alle 19.00 il pomeriggio si concluderà con un concerto della Banda Basaglia.
La mostra sarà visitabile gratuitamente fino a giovedì 29 maggio negli spazi dell’ex OPG Je So’ Pazzo. Per ulteriori informazioni: 3932326040.