Venerdì 16 maggio, nel quartiere napoletano di Barra, è in programma l’inaugurazione della “Cittadella dei servizi”, l’evento che riporta in auge la società e il nome di Sabino De Micco, ex consigliere della VI Municipalità di Napoli, arrestato a maggio del 2024 e attualmente sotto processo con l’accusa di voto di scambio politico-mafioso.
Attraverso un post divulgato sui social media nei giorni scorsi, De Micco ha annunciato con entusiasmo l’inizio della nuova avventura. Il progetto riporta alla ribalta il marchio SDM SERVICES, di proprietà dello stesso De Micco e nel quale confluiscono dozzine di caf e patronati collocati in diverse zone popolari di Napoli e provincia. L’obiettivo dichiarato è quello di estendere l’iniziativa anche ai quartieri di Pianura e Scampia.

A destare scalpore sono soprattutto il patrocinio del Comune di Napoli e della Regione Campania che figurano sulla locandina, oltre alla partecipazione inizialmente annunciata dell’assessore alle attività produttive, lavoro e demanio della Regione Campania, Antonio Marchiello e del consigliere regionale Pasquale di Fenza. In veste di moderatore, invece, Sabino De Micco, coinvolto in un’inchiesta della Procura di Napoli relativa a un presunto voto di scambio politico-mafioso durante le elezioni comunali di Cercola nel 2023. Secondo le indagini, coordinate dai PM Henry John Woodcock e Stefano Capuano, De Micco avrebbe avuto legami con il clan attivi nella zona orientale di Napoli. Le accuse includono la compravendita di voti con l’obiettivo di favorire candidati specifici legati al clan. In totale, sono state arrestate sette persone, tra cui la sorella di De Micco, Giusy, candidata con Europa Verde, e Antonietta Ponticelli, figlia del boss di Cercola Gianfranco Ponticelli, rappresentante di lista dello stesso partito e ritenuta reggente del clan di famiglia all’epoca dei fatti.
Alla redazione del nostro giornale, la segreteria del dott.Marchiello ha dichiarato che “non risultano agli atti di questo Ufficio formali adesioni all’evento richiamato nella Sua comunicazione da parte dell’Assessore Marchiello.
In riferimento al patrocinio della Regione Campania e al logo della locandina dell’evento, la segreteria di Marchello ha aggiunto che “nel dichiarare l’estraneità alla organizzazione dell’evento e alla composizione del relativo panel, si anticipa sin d’ora che di tanto sarà informato l’Ufficio Comunicazione della G.R. e l’Avvocatura Regionale per le competenti valutazioni volte ad assumere ogni necessario eventuale provvedimento in autotutela dell’Amministrazione.”
Infine, la segreteria ha concluso che in seguito alla nostra segnalazione “si è provveduto a diffidare gli organizzatori dell’evento, i quali hanno rimodulato la locandina, provvedendo ad eliminare il nominativo dell’Assessore da panel in parola.”
In effetti, la locandina è stata aggiornata e il nome dell’assessore Marchiello è stato rimosso.

Il consigliere della Regione Campania, Pasquale Di Fenza, invece, raggiunto telefonicamente dalla direttrice di Napolitan.it, ha premesso di non conoscere Sabino De Micco e di essere stato invitato all’inaugurazione da un’associazione con la quale aveva già contatti.
“Premesso che fino alla Cassazione c’è presunzione di innocenza”, ci ha tenuto a precisare, aggiungendo che anche lui in passato è stato coinvolto in vicende giudiziarie dalle quali è uscito pienamente assolto. A prescindere dal fatto che il suo nome compaia in locandina, Di Fenza ha dichiarato che venerdì non presenzierà all’iniziativa. Il consigliere ha infine aggiunto che intende seguire l’esempio dell’assessore Marchiello chiedendo la rimozione del suo nome dalla locandina, al fine di cautelare la sua immagine, seppure
La locandina preannunciava un ritorno in scena in grande stile per Sabino De Micco e invece le istituzioni coinvolte hanno annunciato in largo anticipo il loro forfait.
Una carriera politica rapida e chiacchierata la sua: candidato presidente nella lista “Progetto per Napoli – Prima Napoli Maresca Sindaco” alle elezioni amministrative del 2021, pur non sostenendo formalmente Maresca, De Micco ha aderito a “Forza Italia” e, nel 2024, a “Fratelli d’Italia”.
Nel maggio 2024, De Micco è stato arrestato nell’ambito di un’inchiesta per voto di scambio politico-mafioso. Secondo le indagini, avrebbe acquistato voti per la sorella Giusy De Micco, candidata alle elezioni comunali di Cercola nel maggio 2023, in cambio di denaro. I voti sarebbero stati venduti a 30 euro al primo turno e 20 euro al secondo.
A seguito dell’arresto, il Comune di Napoli ha sospeso De Micco dal suo ruolo di consigliere municipale. Il suo posto è stato assunto da Gennaro Del Sole di “Fratelli d’Italia”.
Le indagini hanno rivelato che i Fusco-Ponticelli, con l’aiuto dei clan operanti nella zona orientale di Napoli, avrebbero manipolato le elezioni a Cercola. La figlia del boss Gianfranco Ponticelli sarebbe stata coinvolta come rappresentante di lista, mentre Sabino De Micco avrebbe facilitato l’acquisto dei voti. Una vicenda giudiziaria ancora in pieno corso, mentre i fatti emersi di recente sottolineano la dedizione che De Micco continua a riservare al mondo politico.
Sono ben 37 le sedi della “Sabino De Micco Group”, distribuite nel territorio di Napoli e provincia, tra le quali spiccano due uffici a Milano e uno in provincia di Firenze, nella fattispecie: Ponticelli, San Giovanni a Teduccio, Soccavo, Piscinola, Colli Aminei, San Carlo all’arena, Piazza Mercato, Vomero, Toledo, via Foria, Frattamaggiore, Marianella, due a Casoria, Miano, Villaricca, Montesanto, Portici, due a Sant’Antimo, Aversa, Capodichino, due nel rione Sanità, San Nicola la strada, Quartieri Spagnoli, due a Barra, Giugliano, Cercola, Borgo Sant’Antonio Abate, due a Secondigliano, Casavatore, due a Milano e uno a Campi Bisenzio, in provincia di Firenze.
Una società multiservizi con un’offerta trasversale che varia dai classici servizi offerti dai caf e patronati, all’assistenza nell’apertura di chalet, ristoranti, lounge bar, negozi di abbigliamento e accessori “grandi firme”, ma anche sindacato, formazione, organizzazione eventi, servizi digitali, finanza agevolata, assistenza legale, contabile e consulenza del lavoro, Pagamento bollettini e F24, visure e certificati, cessioni del quinto, assicurazioni, noleggio auto, moto, attrezzature e imbarcazioni, prestiti e mutui, prenotazioni mediche e sanitarie private ed in convenzione con SSN – Assistenza al rilascio di presidi sanitari acustici ed ortopedici, internazionalizzazione delle imprese, consulenza all’internazionalizzazione fiscale, amministrativa e commerciale per progettazione aziendale delle imprese italiane ed estere. Diversi i caf di Sabino De Micco che sono stati adibiti anche a sede del suo partito d’appartenenza.
Più volte, in passato, incontri con candidati del suo partito di appartenenza, organizzati nelle sedi “più calde” dei tanti Caf che confluiscono nella “SDM Group” sono finiti analogamente nell’occhio del ciclone, come la chiusura della campagna elettorale dei candidati alle regionali di Forza Italia del 2022, Franco Silvestro e Stefano Caldoro, organizzata nella sede del suo Caf nel cuore del rione San Rocco di Ponticelli – fortino del clan De Micco – con tanto di esibizione del cantante neomelodico Alessio, pupillo del manager Carmine Sarno detto “Topolino”, fratello degli ex boss di Ponticelli e che più volte in passato è finito nell’occhio del ciclone proprio per i legami ambigui con figure di spicco della camorra locale.
Allo stesso modo, nel 2023, in occasione dell’inaugurazione della sede di Forza Italia e Patronato in via taverna del ferro a San Giovanni a Teduccio, De Micco divulgò sui social una locandina che annunciava la presenza dei vertici regionali e nazionali del partito, unitamente a un’esibizione di Tony Colombo, marito della vedova del boss Gaetano Marino, a sua volta finito di recente in una torbida inchiesta giudiziaria.
Anche in quella circostanza, dopo il polverone alzato dagli organi di stampa, l’esibizione del neomelodico siciliano fu annullata.