Dopo 17 lunghi anni di latitanza, è finita la fuga di Haxhiu Bardlhyl, 57 anni, narcotrafficante albanese condannato dalla giustizia italiana a 24 anni di carcere per associazione finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti. L’uomo è stato catturato a Fier, città nel sud dell’Albania, grazie a un’operazione congiunta tra i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli e le autorità albanesi.
Bardlhyl era ricercato dal 2008, anno in cui era stato identificato come figura centrale di un’organizzazione criminale transnazionale, responsabile dell’importazione di ingenti quantità di eroina, destinata in particolare alle province di Napoli e Caserta. Le indagini dell’epoca avevano rivelato un flusso continuo di droga dall’estero verso la Campania, con singole partite superiori ai 130 chilogrammi.
L’operazione che ha portato all’arresto è scattata su impulso della Procura Generale presso la Corte d’Appello di Napoli, che ha emesso il mandato di cattura internazionale. Fondamentale è stato il coordinamento tra le autorità italiane e albanesi, facilitato dagli accordi di cooperazione in materia di giustizia e sicurezza tra i due Paesi.
Attualmente detenuto in Albania, Bardlhyl è in attesa delle procedure di estradizione che lo riporteranno in Italia, dove dovrà scontare la sua lunga pena.
“L’arresto di Bardlhyl – si legge in una nota dei Carabinieri – rappresenta un colpo significativo inferto alle reti criminali dedite al traffico di droga e dimostra quanto sia importante la cooperazione internazionale per contrastare la criminalità organizzata”.
Il caso conferma che, anche dopo anni, la giustizia non dimentica: la lotta al narcotraffico continua e chi ne è responsabile, prima o poi, viene chiamato a rispondere delle proprie azioni.