Nei primi mesi del 2025, l’Italia ha registrato un aumento significativo delle morti sul lavoro, con 138 decessi segnalati, pari a un incremento del 16% rispetto allo stesso periodo del 2024. Di questi, 101 sono avvenuti durante l’attività lavorativa e 37 nel tragitto casa-lavoro, con un aumento del 33% degli incidenti mortali in itinere.
Nel 2024, le denunce di infortunio sul lavoro sono state 589.571, con un aumento dello 0,7% rispetto al 2023. Tra queste, 1.090 hanno riguardato casi mortali, segnando una crescita del 4,7% sull’anno precedente.
Nonostante il calo complessivo degli infortuni sul lavoro (-3,4% nei primi due mesi del 2025 rispetto al 2024), l’aumento dei decessi indica una gravità crescente degli incidenti. Le cause più frequenti degli infortuni mortali includono incidenti stradali, schiacciamenti, esplosioni e cadute dall’alto.
I settori maggiormente colpiti sono le costruzioni, i trasporti e le attività manifatturiere. In particolare, nel mese di gennaio 2025, si sono registrati 60 morti sul lavoro, con un aumento del 33,3% rispetto allo stesso periodo del 2024.
Per contrastare questa tendenza, nel 2024 sono state introdotte nuove misure di sicurezza, tra cui una “patente a crediti” per le imprese edili, operativa da ottobre, e sanzioni penali per il lavoro nero.
Tuttavia, i dati indicano che le morti sul lavoro continuano a rappresentare una grave emergenza nazionale, richiedendo ulteriori sforzi in termini di prevenzione, formazione e controlli mirati.