In un tempo in cui la partecipazione civica sembra affievolirsi e il rischio di rimanere intrappolati nel rumore di fondo della quotidianità è sempre più grande, nasce OLTRE. Non una semplice associazione, ma una vera e propria promessa condivisa: andare oltre le crisi, oltre la rassegnazione, oltre il silenzio. L’ente, che nasce nel cuore della Campania, è stato fondato da Mimmo La Marca, presidente e socio fondatore, che in un’intervista rilasciata a “Vesuvianonews” racconta la visione che anima il progetto.
“OLTRE nasce per amore del territorio,” afferma La Marca, spiegando come questo amore si traduca nella capacità di leggere le criticità locali senza cadere nella trappola della lamentela. “Non siamo qui per compiangere, ma per affrontare le difficoltà con lucidità e fiducia,” aggiunge. Il nome stesso dell’associazione, OLTRE, è un manifesto in sé, un rifiuto della passività e un invito a guardare oltre: “Vogliamo creare spazi dove il pensiero critico diventa proposta e azione collettiva,” continua La Marca, evidenziando come il progetto abbia come obiettivo primario il superamento dei limiti imposti dalla rassegnazione e dal silenzio.
Al centro di OLTRE c’è una visione democratica profonda che punta a rendere ogni cittadino partecipante, non spettatore. Un concetto che si ispira alla teoria di Martha Nussbaum, secondo cui una democrazia matura si costruisce solo con l’educazione alla cittadinanza attiva. OLTRE lavora per promuovere i valori della legalità, dell’ascolto e della responsabilità diffusa. “Una società serena – spiega La Marca – è quella in cui le parti sono in equilibrio. Dove il privilegio, il malfunzionamento, lo spreco non sono nascosti, ma affrontati.”
OLTRE si propone come un luogo sicuro per chi desidera denunciare ingiustizie, offrendo attività di ascolto, indirizzo e connessione con le istituzioni locali. Tuttavia, l’associazione non si limita a essere uno spazio di denuncia, ma si pone anche come un laboratorio creativo, un punto di snodo dove l’intelligenza collettiva può svilupparsi e dare vita a progetti concreti. “Crediamo nei giovani, negli artigiani, nei professionisti, negli artisti, in ogni singolo cittadino. I loro progetti non devono restare nel cassetto,” afferma con convinzione La Marca, sottolineando come OLTRE si ponga come una guida nel processo di realizzazione di questi progetti.
L’associazione rappresenta un modello di partecipazione civica intergenerazionale e multidisciplinare, dove diversi approcci si incontrano: divulgazione, orientamento, ricerca sociale e co-progettazione. “OLTRE non è un contenitore di eventi, ma un costruttore di significato,” afferma La Marca. L’associazione si ispira ai principi dell’innovazione sociale europea e al pensiero pedagogico di Paulo Freire, mirando a trasformare la realtà a partire dalla consapevolezza condivisa e dalla partecipazione attiva.
Il tono della conversazione con Mimmo La Marca è pacato, mai ideologico. Lontano da proclami o promesse facili, il suo approccio è concreto e radicato nella realtà quotidiana. Un progetto che, pur mirando in alto, sa che per raggiungere gli obiettivi prefissati sarà necessario un lungo cammino. E, come sottolinea La Marca, “Nessun cittadino dovrebbe sentirsi escluso. Nessuno dovrebbe restare ai margini del dibattito pubblico solo perché non ha una tessera o una corsia preferenziale.”
“La comunità che immaginiamo – conclude La Marca – è quella in cui ogni voce conta, dove la partecipazione non è un lusso, ma un diritto. Dove si costruisce insieme, senza chiedersi da dove vieni, ma dove vuoi andare.” La frase finale, che riecheggia come una promessa, sintetizza perfettamente la missione di OLTRE: “OLTRE è casa per chi non ha mai smesso di credere che un’altra società sia possibile. Non perfetta. Ma giusta, aperta, nostra.”
OLTRE, quindi, è un invito a superare i limiti culturali, a riattivare la partecipazione, a riscoprire la forza del “noi”. Non si presenta come una risposta già pronta, ma come una domanda collettiva, urgente, concreta: come possiamo costruire insieme una società più giusta e partecipativa?