Pasquale Taddeo, 42 anni, carabiniere stimato e padre di due figli, si è tolto la vita nella caserma di Acerra il giorno di Pasqua, lasciando sgomenti familiari, colleghi e l’intera comunità della Valle Caudina.
Taddeo era conosciuto come una persona dedita alla famiglia e alla sua missione nell’Arma. Il suo gesto estremo ha sollevato interrogativi sulle pressioni e le difficoltà che possono gravare sul personale delle forze dell’ordine.
Oltre al suo ruolo nell’Arma, Pasquale Taddeo era anche attivo nel settore dei trasporti. Era stato recentemente eletto nella segreteria regionale della Filt Cgil Campania, distinguendosi per la costante attenzione alle problematiche del settore e dimostrando grande competenza nelle politiche di sviluppo.
Il tragico gesto di Pasquale Taddeo si inserisce in un contesto preoccupante. Secondo l’Osservatorio permanente interforze sui suicidi tra gli appartenenti alle forze di polizia, negli ultimi cinque anni si sono registrati 275 suicidi, con una media di una morte ogni sei giorni.
Nel solo 2022, sono stati documentati 72 suicidi tra le forze dell’ordine, un aumento rispetto ai 57 del 2021 e ai 51 del 2020. Questi numeri evidenziano una tendenza allarmante che richiede attenzione immediata.
Il tasso di suicidi tra gli operatori delle forze dell’ordine è significativamente più alto rispetto alla popolazione generale: si stimano 9,8 casi ogni 100.000 operatori, contro i 5 su 100.000 abitanti nel resto della popolazione italiana.