I “baretti” di Chiaia, epicentro della movida partenopea, tornano sotto i riflettori non solo per il loro richiamo notturno ma anche per una serie di episodi allarmanti emersi durante un recente servizio straordinario di controllo del territorio organizzato dai Carabinieri della Compagnia Napoli Centro, in collaborazione con il Reggimento Campania e la Polizia Municipale.
I militari hanno presidiato l’area nel weekend, tra locali affollati e strade gremite di giovani, riscontrando una situazione complessa, tra illegalità diffusa e pericoli inaspettati. Il bilancio dei controlli è significativo.
Due minori sono stati denunciati per porto abusivo di armi: un 15enne è stato sorpreso con un manganello telescopico in metallo, mentre un 17enne nascondeva un coltello a farfalla con una lama lunga ben 23 centimetri. Un segnale inquietante sul livello di pericolosità che può celarsi anche tra i più giovani frequentatori della movida.
Non sono mancati i soliti noti: tre parcheggiatori abusivi sono stati fermati e denunciati. Tutti e tre erano già stati sanzionati in passato per la stessa attività illecita, segno di una piaga difficile da estirpare, nonostante i controlli frequenti.
Particolarmente turbolenta la vicenda di una 32enne incensurata, sorpresa alla guida in evidente stato di ebbrezza. Alla richiesta di sottoporsi all’alcol test, la donna ha reagito insultando i militari e opponendo resistenza. È stata denunciata per oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale oltre che per guida in stato di ebbrezza.
Un altro conducente napoletano è stato denunciato perché trovato alla guida senza patente, confermando il clima di scarsa osservanza delle regole che spesso caratterizza le notti nel quartiere.
Durante l’operazione, sono state notificate 19 contravvenzioni al codice della strada, la maggior parte legate alla mancanza del casco. Ben 7 i veicoli sequestrati.
Ma c’è di più: nel vano contatore di una palazzina sono stati rinvenuti 27 proiettili di vario calibro, nascosti con cura. Un ritrovamento che fa riflettere sull’ombra di criminalità che ancora serpeggia tra i vicoli della città.
Infine, sei giovani sono stati segnalati alla Prefettura per uso personale di sostanze stupefacenti, ennesima conferma dell’uso diffuso di droga nel contesto della movida.
L’operazione dei Carabinieri conferma come la movida napoletana sia ancora terreno di contrasti: da un lato la vitalità dei giovani e il fascino notturno della città, dall’altro illegalità, rischio e insicurezza. Un equilibrio precario che richiede presenza costante delle forze dell’ordine e una riflessione più ampia su come rendere davvero vivibile e sicura la notte a Napoli.