La Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere ha aperto un’indagine su gravi irregolarità urbanistiche e ambientali nel territorio del Villaggio Coppola, località costiera nel comune di Castel Volturno, in provincia di Caserta.
Secondo quanto emerso dai primi accertamenti, effettuati grazie a sopralluoghi e attività investigative coordinate dalle forze dell’ordine, sarebbero stati scoperti numerosi abusi edilizi, oltre all’interramento illecito di rifiuti in aree non autorizzate.
I rifiuti, potenzialmente anche pericolosi, risultano sepolti sotto terreni che avrebbero dovuto essere adibiti a uso civile o ricreativo, sollevando forti preoccupazioni dal punto di vista sanitario e ambientale.
Gli abusi rilevati comprendono costruzioni senza autorizzazione, ampliamenti non dichiarati e lottizzazioni irregolari. Tali attività avrebbero compromesso ulteriormente un’area già segnata, in passato, da problemi legati all’abusivismo edilizio, alla presenza di ecomostri e alla gestione opaca del territorio.
La zona è sotto sequestro e, al momento, sono in corso verifiche tecniche per valutare l’estensione della contaminazione. La magistratura sta anche vagliando la responsabilità di soggetti pubblici e privati che, nel tempo, avrebbero favorito o tollerato le violazioni.
La Procura ha reso noto che non si esclude il coinvolgimento della criminalità organizzata nella gestione illecita dei rifiuti e delle opere abusive, ipotizzando reati come disastro ambientale, traffico illecito di rifiuti, e violazioni alla normativa urbanistica.
Le autorità stanno ora esaminando la possibilità di:demolire le strutture abusive,avviare operazioni di bonifica,e attuare misure cautelari contro eventuali responsabili.
Nel frattempo, la comunità locale si mostra preoccupata e chiede trasparenza e interventi rapidi per il risanamento del territorio. Ambientalisti e comitati civici hanno lanciato appelli per vigilare attentamente sull’operato delle istituzioni e garantire un futuro sostenibile per l’area.