Una giornata di primavera si è trasformata in tragedia sul Monte Faito. Poco dopo le 15, una cabina della storica funivia che collega Castellammare alla vetta del monte si è staccata, precipitando nel vuoto. A bordo c’erano cinque persone: quattro sono morte sul colpo, una è stata soccorsa in condizioni gravissime.
Secondo una prima ricostruzione, si sarebbe spezzato il cavo di trazione della cabina diretta verso la stazione di monte. Il sistema di frenata d’emergenza ha funzionato solo parzialmente: la cabina non è riuscita a fermarsi ed è precipitata contro un pilone. Un’altra cabina, con 11 passeggeri a bordo, è rimasta sospesa per diversi minuti prima di essere evacuata in sicurezza.
Le quattro vittime erano tre turisti italiani e un operatore dell’Ente Autonomo Volturno (EAV), ente che gestisce l’impianto. La persona ferita è stata trasportata d’urgenza all’Ospedale del Mare di Napoli.
La Procura di Torre Annunziata ha aperto un’inchiesta per disastro colposo e omicidio plurimo. L’impianto è stato immediatamente posto sotto sequestro. Si indaga sulle condizioni dei cavi, sulla manutenzione recente e sull’efficacia dei sistemi di emergenza.
Il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Vicinanza, ha dichiarato:“Si è spezzato il cavo di trazione. Ha funzionato il freno d’emergenza della cabina a valle, ma non quello della cabina in salita. È un dramma che ci colpisce profondamente.
La funivia del Faito aveva già vissuto un dramma simile nel 1960, quando una cabina precipitò sui binari della Circumvesuviana causando quattro morti e decine di feriti. Dopo varie interruzioni e ristrutturazioni, l’impianto era stato rilanciato negli anni 2000 come attrazione turistica d’eccellenza.