Nel corso della mattina di mercoledì 16 aprile, l’ex parroco del comune di San Paolo, nella Bassa bresciana, è stato arrestato con l’accusa di presunti abusi sessuali su minori.
L’inchiesta è stata avviata dopo che un ragazzino della comunità ha confidato a un’educatrice di aver ricevuto “attenzioni particolari” da parte del sacerdote. Successivamente, l’educatrice ha coinvolto altre due persone e, dopo un confronto con il parroco, quest’ultimo ha presentato le dimissioni, accettate dalla Diocesi di Brescia.
Il vescovo Pierantonio Tremolada ha comunicato la decisione ai fedeli tramite una lettera letta durante la messa, sottolineando che “sono emerse situazioni ed elementi di criticità che consigliano di interrompere immediatamente l’esperienza nella comunità parrocchiale”.
Al momento, la Procura di Brescia ha aperto un’inchiesta per chiarire i contorni della vicenda.
La comunità di San Paolo, composta da oltre quattromila abitanti, è rimasta profondamente scossa dalla notizia. Molti fedeli si interrogano sull’accaduto, mentre le autorità competenti proseguono le indagini per fare piena luce sulla situazione.