Il Movimento Agende Rosse piange la scomparsa di Mimmo Marzaioli, storico attivista, punto di riferimento e instancabile promotore della memoria di Paolo Borsellino e di tutte le vittime di mafia. Marzaioli è venuto a mancare nelle ultime ore, lasciando un vuoto profondo tra chi ha condiviso con lui la battaglia per la verità sulle stragi di mafia e per una giustizia libera da compromessi.
Figura riservata ma carismatica, Mimmo era noto per la sua dedizione totale alla causa delle Agende Rosse, movimento fondato da Salvatore Borsellino, fratello del magistrato ucciso in via D’Amelio. In prima linea in ogni iniziativa pubblica, presidio, corteo o dibattito, Marzaioli ha rappresentato per anni una voce coerente e lucida, mai incline alla retorica, sempre animata da un profondo senso civico.
La sua militanza non si è mai limitata a slogan o parole. Con il suo impegno concreto, ha contribuito a tenere viva l’attenzione dell’opinione pubblica su temi scomodi: la trattativa Stato-mafia, le zone d’ombra delle indagini sulle stragi del ’92, le responsabilità ancora taciute nelle istituzioni. Non ha mai smesso di chiedere, con forza e determinazione, che si facesse piena luce sulla scomparsa dell’agenda rossa di Paolo Borsellino, simbolo della verità negata.
Oltre all’attività nazionale, Mimmo è stato un riferimento fondamentale anche a livello locale, promuovendo incontri nelle scuole, eventi culturali e momenti di riflessione che hanno coinvolto centinaia di giovani, ai quali ha trasmesso la passione per la legalità come impegno quotidiano e collettivo.
“Con Mimmo se ne va un pezzo della nostra storia”, scrive il Movimento Agende Rosse in una nota pubblica. “Ma il suo esempio continuerà a camminare sulle nostre gambe. La sua voce non si spegne, diventa la nostra responsabilità.”
Mimmo Marzaioli lascia un’eredità fatta di memoria, coraggio e coerenza. Un testimone che ora spetta a tutti noi raccogliere, affinché le sue battaglie non siano state vane.