Un grave episodio di violenza giovanile ha scosso la comunità di Quarto, in provincia di Napoli. Un ragazzo di 14 anni è stato aggredito da una baby gang nella villa comunale, apparentemente a causa del suo orientamento sessuale.
L’aggressione a Quarto non è un caso isolato. Negli ultimi mesi, la provincia di Napoli ha registrato un aumento preoccupante di episodi di violenza perpetrati da baby gang. A Castel Volturno, quattro minorenni sono stati arrestati per il tentato omicidio di un coetaneo egiziano, accoltellato con almeno 12 coltellate. A Napoli, un 14enne è stato picchiato con un tirapugni da una baby gang nel quartiere Pianura, riportando gravi ferite.
A Gragnano, invece, un altro episodio ha visto protagonista un adolescente perseguitato per mesi da un gruppo di coetanei, culminato con l’arresto di cinque giovani. In un altro caso, nel quartiere Montesanto di Napoli, le forze dell’ordine hanno identificato una banda che condivideva video di aggressioni sui social.
Le forze dell’ordine stanno intensificando gli sforzi per contrastare il fenomeno delle baby gang. A Napoli, è stato messo a punto un piano straordinario per affrontare la violenza giovanile, con l’obiettivo di prevenire ulteriori aggressioni e garantire la sicurezza dei cittadini. Le scuole e le associazioni territoriali sono state coinvolte in progetti educativi e di reinserimento sociale.
L’aggressione al 14enne nella villa comunale di Quarto evidenzia la necessità urgente di affrontare il problema della violenza giovanile e dell’omofobia. È fondamentale che le istituzioni, le forze dell’ordine e la società civile collaborino per creare un ambiente sicuro e inclusivo per tutti i giovani.