Il comune di San Giorgio a Cremano si è lasciato alle spalle una vicenda drammatica: intorno alle 8 di martedì 8 aprile, un ragazzo di 15 anni è stato rapito mentre si recava a scuola. Il giovane, figlio di un imprenditore locale, è stato avvicinato da un furgone bianco da cui sono scesi due uomini incappucciati che lo hanno costretto a salire a bordo, allontanandosi rapidamente.
L’episodio è avvenuto in Corso Umberto I. Il ragazzo stava per salire sulla sua minicar per dirigersi a scuola quando è stato bloccato dai rapitori. Un testimone, il titolare di un bar nelle vicinanze, ha assistito alla scena e ha immediatamente allertato le forze dell’ordine.
La Squadra Mobile della Questura di Napoli, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia, ha avviato le indagini. Grazie alle informazioni raccolte, il giovane è stato liberato nel pomeriggio, intorno alle 16, in una stazione di servizio sull’Asse Mediano all’altezza di Licola. Successivamente, un 24enne è stato fermato con l’accusa di sequestro di persona a scopo di estorsione, aggravato dalla modalità mafiosa.
Giuseppe Maddaluno, padre del ragazzo, ha raccontato ai media il terrore vissuto durante le ore del sequestro: “Quando ti toccano un figlio non sai cosa fare, credo sia la cosa più crudele e meschina che possa mai capitare. Mattia non si riprenderà mai più da questa esperienza e nemmeno noi.”
L’uomo ha spiegato di aver ricevuto sul suo telefono cellulare un messaggio da parte di un numero sconosciuto nel quale gli veniva avanzata una richiesta di riscatto di un milione e mezzo di euro.
Il 24enne sottoposto a fermo è una vecchia conoscenza di Maddaluno. Si tratta di un giovane del posto che in passato aveva lavorato per lui.
Il sindaco di San Giorgio a Cremano, Giorgio Zinno, ha ringraziato pubblicamente le forze dell’ordine per il tempestivo intervento che ha portato alla liberazione del giovane, sottolineando l’importanza di non diffondere notizie errate in momenti delicati.
Proseguono le indagini da parte della Squadra Mobile di Napoli per far luce sulla vicenda e risalire all’identità di tutti i soggetti coinvolti nel sequestro.