Oggi, domenica 23 marzo, Papa Francesco verrà dimesso dal Policlinico Gemelli di Roma dopo 37 giorni di ricovero a causa di una polmonite bilaterale. Durante la degenza, il Pontefice ha affrontato due episodi critici, ma è sempre rimasto cosciente e non è stato necessario intubarlo. I medici hanno riferito che le sue condizioni sono stabili da circa due settimane.
Prima di lasciare l’ospedale, Papa Francesco ha in programma di affacciarsi dalla finestra del Gemelli per impartire la benedizione domenicale e salutare i fedeli, segnando così la sua prima apparizione pubblica dopo il ricovero.
Dopo le dimissioni, il Santo Padre tornerà alla sua residenza presso la Casa Santa Marta in Vaticano, dove osserverà un periodo di convalescenza di almeno due mesi, durante il quale continuerà le terapie e la riabilitazione necessarie per un completo recupero.
Inoltre, è stato annunciato che Monsignor Bernardito Auza, precedentemente nunzio apostolico in Spagna, è stato nominato nuovo rappresentante del Vaticano presso l’Unione Europea a Bruxelles.
“In questi giorni ho sentito tanto il sostegno di questa vostra vicinanza, soprattutto attraverso le preghiere con cui mi avete accompagnato.
Perciò, anche se non posso essere fisicamente presente in mezzo a voi, vi esprimo la mia grande gioia nel sapervi uniti a me e tra di voi nel Signore Gesù, come Chiesa.
Vi benedico e prego per voi.
E vi raccomando: anche voi continuate a pregare per me. Grazie”. E’ quanto dichiarato dal papa Francesco nel messaggio preparato in occasione del Pellegrinaggio giubilare dell’Arcidiocesi di Napoli e di altre Diocesi, pronunciato nella giornata di sabato 22 marzo dal cardinale Domenico Battaglia, arcivescovo di Napoli, nel corso della messa in Piazza San Pietro. Il messaggio è datato “Dal Policlinico ‘A. Gemelli’, 22 marzo 2025”.
“Cari fratelli e sorelle della Diocesi di Napoli e di tante altre Diocesi presenti – afferma ancora il Pontefice -, saluto voi e i vostri Vescovi in occasione dei Pellegrinaggi giubilari diocesani che state compiendo. In essi si esprime l’unità che vi raccoglie come comunità attorno ai vostri Pastori e al Vescovo di Roma, nonché l’impegno ad abbracciare l’invito di Gesù ad entrare ‘per la porta stretta’ (Mt 7,13)”. “L’amore è così – aggiunge Francesco -: unisce e fa crescere insieme. Per questo, pur con cammini diversi, vi ha portati qui insieme presso la tomba di Pietro, da cui potrete ripartire ancora più forti nella fede e più uniti nella carità”.