In occasione della Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha diffuso un messaggio sottolineando l’importanza dell’impegno collettivo nella lotta contro la criminalità organizzata. Mattarella ha affermato che “la mafia può essere vinta. Dipende da noi: tanti luminosi esempi ce lo confermano”.
Il Presidente ha inoltre evidenziato come i nomi delle vittime di mafia siano parte integrante della memoria collettiva del Paese, rinnovando l’impegno a combattere le mafie a partire dalle istituzioni fino ai luoghi della vita quotidiana, superando rassegnazione e indifferenza, considerate alleate dei violenti e dei sopraffattori.
Mattarella ha ribadito che il 21 marzo rappresenta un giorno solenne di ricordo e di impegno civile per affermare valori essenziali per la salute della comunità. Ha sottolineato l’importanza dell’impegno quotidiano per la pratica della legalità e la lotta contro tutte le mafie, contro le consorterie criminali che generano violenza e oppressione, e contro le zone grigie di complicità che ne favoriscono affari e diffusione.
Il Presidente ha concluso il suo messaggio ricordando che la sconfitta della mafia dipende dall’impegno di tutti i cittadini che desiderano vivere in una società coesa e rispettosa dei diritti di tutti.
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della giornata in memoria delle vittime innocenti di mafia ha voluto ricordare i 1.101 nomi caduti per mano della criminalità organizzata. Una violenza che Mattarella conosce personalmente: il 6 gennaio del 1980, Cosa nostra uccise a Palermo suo fratello Piersanti Mattarella, all’epoca presidente della regione Sicilia, un nome che si aggiunge agli altri 1.100 che vengono ricordati uno a uno, ogni anno, il 21 marzo. “Un giorno solenne di ricordo e di impegno civile per affermare valori essenziali per la salute della nostra comunità – ha aggiunto Mattarella -. L’impegno quotidiano per la pratica della legalità, la lotta contro tutte le mafie, contro le consorterie criminali che generano violenza e oppressione, contro zone grigie di complicità che ne favoriscono affari e diffusione, vede operare tutti i cittadini che desiderano vivere in una società coesa e rispettosa dei diritti di tutti”.
“Ricorrono trent’anni – ha sottolineato il capo dello Stato – da quando Libera e altre associazioni hanno intrapreso un percorso importante di sensibilizzazione e mobilitazione civile fino a far sì che una legge dello Stato istituisse la ‘Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie’, per esprimere doverosa solidarietà nei confronti delle vittime innocenti uccise dalla mano mafiosa. Ogni ambito è stato colpito da questo flagello: servitori della Repubblica, donne e uomini che si battevano per migliorare la società, imprenditori e cittadini che hanno respinto il ricatto del crimine, persone semplici finite sotto il tiro degli assassini”.
«Il 21 marzo rappresenta un giorno solenne di ricordo e di impegno civile per affermare valori essenziali per la salute della nostra comunità.»
«L’impegno quotidiano per la pratica della legalità, la lotta contro tutte le mafie, contro le consorterie criminali che generano violenza e oppressione, contro zone grigie di complicità che ne favoriscono affari e diffusione, vede operare tutti i cittadini che desiderano vivere in una società coesa e rispettosa dei diritti di tutti.» Parole significative quelle del Presidente della Repubblica.