La rivista britannica Time Out ha recentemente pubblicato la sua classifica delle migliori città al mondo per la gastronomia nel 2025, basata su sondaggi a livello globale che valutano qualità e accessibilità dei ristoranti, oltre al parere di esperti culinari.
Le prime posizioni della classifica:
1. New Orleans, USA: Con una storia culinaria ricca e variegata, New Orleans offre piatti iconici come gumbo e jambalaya. Il 93% dei residenti valuta positivamente l’offerta gastronomica della città.
2. Bangkok, Thailandia: Nota per la sua cucina di strada vibrante e per i ristoranti stellati, Bangkok riceve l’86% di valutazioni positive dai locali.
3. Medellín, Colombia: Questa città combina tradizione e innovazione culinaria, con un’alta valutazione di accessibilità economica dei ristoranti.
4. Città del Capo, Sud Africa: Con influenze culinarie africane, europee e asiatiche, Città del Capo ottiene un punteggio del 95% di approvazione dai residenti.
5. Madrid, Spagna: La capitale spagnola si distingue per la sua cucina diversificata e sperimentale, con il 90% dei residenti che la valutano positivamente.
La classifica completa include anche città come Città del Messico, Lagos, Shanghai, Parigi, Giakarta, Marrakech, Lima, Riad, Abu Dhabi, Il Cairo, Porto, Montréal e Napoli, ognuna con le proprie unicità culinarie.
Nell’anno precedente, Napoli occupava la prima posizione in questa classifica, riconosciuta per la sua tradizione culinaria unica.
Secondo il magazine digitale britannico, la cucina napoletana non sarebbe tra le migliori al mondo. Seppure la stessa rivista, un anno fa, aveva collocato il capoluogo campano sul gradino più alto del podio ciò che rende speciale Napoli è la cucina povera, antichissima e nata da bisogni della gente comune. Una cucina in grado di trasformare ingredienti semplici in alcuni dei piatti più amati: pasta, patate e provola, frittata di maccheroni e coni di pesce fritto, per citare solo qualche esempio. Questi sapori, nella classifica del 2024, erano valsi alla città il primo posto. Quest’anno, invece, Napoli scivola nelle retrovie, conquistando la 19esima posizione. Time Out ha giustificato la propria scelta sostenendo che «Napoli non se la cava molto bene per quanto riguarda la cucina all’avanguardia, con solo il 13 per cento dei napoletani che definiscono la scena culinaria “di tendenza” e il 14 per cento che la considera “innovativa o sperimentale”».
Oltre a raccontare la scena gastronomica di ognuna delle 20 città selezionate, la testata offre anche qualche consiglio per i turisti che hanno voglia di mangiare da locals. La vera cucina napoletana, secondo il giornale britannico, si trova nel quartiere Pignasecca, in posti come la «Trattoria del Sole» e «Fiorenzano». Il piatto da non perdere, secondo Time Out, è la pizza fritta, in particolare quella de «La Vera Pizza Fritta da Gennaro», che la serve da quattro generazioni.
Al vertice della classifica si trova New Orleans, che nel 2024 non compariva. A seguire Bangkok e Medellin, lo scorso anno rispettivamente sesta e dodicesima. Oltre alla loro vivace scena culturale, queste città hanno conquistato il podio grazie all’innovazione e alla varietà culinaria che propongono. New Orleans, per esempio, ha sempre vantato una ricca tradizione gastronomica, con influenze che spaziano dalla cucina francese e spagnola a quella vietnamita e africana. Ciò che rende speciale Bangkok, invece, sono le esperienze gastronomiche variegate. Dalla cucina stellata all’economicissimo street food, il metodo per orientarsi è semplice: passeggiare, guardare ciò che sembra invitante e affollato e ordinarlo. Infine Medellín, ovvero la culla della cucina colombiana, con i mercati tradizionali ricchi di frutta esotica.