Il 52enne Luigi Giuliano, nipote dell’omonimo boss di camorra noto come “‘o Re di Forcella”, è stato arrestato dai Carabinieri di Reggio Emilia in esecuzione di una condanna definitiva per un omicidio commesso a Napoli il 9 luglio 1998. La Corte di Cassazione ha respinto il suo ricorso lo scorso gennaio, rendendo esecutiva la pena di 16 anni di reclusione e tre anni di libertà vigilata.
Giuliano era stato condannato nel novembre del 2021 dalla Corte d’Assise di Napoli. La sentenza, confermata in Appello, è diventata definitiva lo scorso 7 gennaio 2025, quando la Corte di Cassazione ha respinto il suo ricorso. A quel punto, la Procura di Napoli ha emesso l’ordine di carcerazione ai Carabinieri di Corso Cairoli a Reggio Emilia, che hanno eseguito l’arresto.
Il nipote del “Re di Forcella” viveva da tempo a Reggio Emilia, lontano dalla criminalità organizzata che aveva conosciuto fin da adolescente. Tuttavia, il suo nome era già finito sulle pagine delle cronache locali per un fatto di sangue avvenuto il 1° novembre 2020 quando, nel pieno centro della città, sferrò otto coltellate a un uomo in un negozio, davanti a diversi clienti terrorizzati. Secondo le indagini, il movente della violenta aggressione era la gelosia: la vittima era il compagno di una donna che in passato aveva avuto una relazione con il nipote del boss. Per quel reato, Giuliano era stato condannato a 1 anno e 8 mesi di carcere per lesioni aggravate.
Luigi Giuliano era diventato molto popolare sui social network e nelle settimane precedenti aveva condiviso con i follower la notizia del suo imminente ritorno in carcere, suscitando reazioni contrastanti.