Cinque persone sono finite agli arresti ed altre cinque è stato notificato l’obbligo di dimora nei comuni di residenza per le accuse di droga, sequestro di persona, tentate estorsioni e per aver perseguito il progetto di gestire in modo quasi monopolistico i servizi di pulizia di case popolari nel comune di Cercola.
Il provvedimento giunge al culmine di un‘indagine condotta dai carabinieri della Tenenza di Cercola che ha portato questa mattina, mercoledì 12 marzo, alla notifica delle misure cautelari emesse dal gip di Napoli nei confronti di 10 indagati.
Le accuse, a vario titolo, sono di associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti («di lieve entità», specificano gli inquirenti), e detenzione di droga a fine di spaccio nonché dei delitti di sequestro di persona e tentata estorsione aggravati dalla finalità di agevolare e finanziare le attività illecite dei clan Mazzarella e De Luca-Bossa-Minichini attivi nella periferia orientale di Napoli e nei comuni vesuviani.
Secondo gli inquirenti, dal 2023, gli indagati hanno fatto parte di un gruppo criminale dedito allo smercio all’ingrosso e al minuto di cocaina e hashish, che ha organizzato due sequestri di persona per ottenere informazioni per rintracciare un uomo che aveva contratto debiti con le organizzazioni criminali per l’acquisto di droga. La tentata estorsione è stata contestata perché il gruppo voleva acquisire la gestione monopolistica del servizio di pulizia abusivo di edifici popolari di Caravita, frazione del comune di Cercola.