Il fenomeno del femminicidio ha purtroppo colpito anche la comunità napoletana, con storie tragiche che hanno scosso l’opinione pubblica. Nel giorno in cui si celebra la giornata internazionale della donna ricordiamo alcune delle vittime di femminicidio napoletane le cui storie sono rimaste impresse nella memoria degli italiani, suscitando tuttora forte commozione.
Giulia Tramontano – Nata a Napoli 2 maggio 1994, era un’agente immobiliare trasferitasi a Senago, in Lombardia. Al settimo mese di gravidanza, è stata uccisa dal compagno Alessandro Impagnatiello nel maggio 2023. Dopo averne denunciato la scomparsa, l’uomo ha confessato l’omicidio, rivelando dettagli agghiaccianti sul tentativo di occultamento del corpo.
Melania Rea – Nata a Somma Vesuviana (NA), è stata uccisa il 18 aprile 2011 dal marito Salvatore Parolisi, che l’ha colpita con 35 coltellate in un bosco a Ripe di Civitella, in provincia di Teramo.
Teresa Buonocore – Nata a Portici (NA) nel 1959, è stata assassinata il 20 settembre 2010 a Napoli per aver denunciato l’uomo che aveva abusato di sua figlia.
Stefania Formicola – Originaria di Sant’Antimo, Stefania è stata uccisa nel 2016 dal marito con un colpo di pistola. Madre di due figli, aveva già denunciato episodi di violenza domestica. La sua morte ha sollevato interrogativi sulla protezione delle vittime di abusi.
Vincenza Avino – Nel 2015, Enza è stata assassinata dall’ex compagno a Terzigno, nonostante le denunce per stalking. La sua tragica fine ha evidenziato le carenze nel sistema di tutela delle donne vittime di violenza.
Carla Caiazzo – Nel 2016, Carla è stata aggredita dall’ex compagno che l’ha cosparsa di benzina e data alle fiamme a Pozzuoli. Sopravvissuta con gravi ustioni, la sua storia è diventata simbolo della lotta contro la violenza di genere.