La vicenda giudiziaria che ha visto coinvolti il cantante Tony Colombo e sua Moglie Tina Rispoli, nonché vedova del boss Gaetano Marino, ha avuto inizio il 17 ottobre 2023. Un’operazione congiunta dei Carabinieri del ROS e del comando provinciale di Napoli ha portato all’arresto di 27 persone, tra cui il cantante neomelodico Tony Colombo e sua moglie Tina Rispoli. L’inchiesta, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) di Napoli, mirava a smantellare le attività imprenditoriali e finanziarie del clan Di Lauro, storico sodalizio camorristico operante nell’area di Secondigliano che si era rifondato sotto le direttive di Vincenzo Di Lauro, uno dei dieci figli maschi di Paolo Di Lauro, alias Ciruzzo ‘o milionario, fondatore dell’omonimo clan.
Le accuse: concorso esterno e investimenti illeciti
Secondo gli inquirenti, Tony Colombo e Tina Rispoli erano coinvolti in operazioni di riciclaggio e finanziamento delle attività del clan Di Lauro. Le accuse includevano il concorso esterno in associazione mafiosa, con l’aggravante della transnazionalità legata al contrabbando di sigarette. In particolare, la coppia avrebbe partecipato alla realizzazione di una fabbrica abusiva di sigarette ad Acerra, finanziando l’acquisto di materiali e macchinari necessari per la produzione illecita.
Le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia
Le indagini si sono avvalse delle dichiarazioni di collaboratori di giustizia, che hanno fornito dettagli sul ruolo di Tina Rispoli all’interno del clan Marino, operante a Secondigliano. Secondo il quadro emerso dalle dichiarazioni rese dai collaboratori alla magistratura, Tina Rispoli sarebbe stata il capo del clan Marino di Secondigliano, assumendo un ruolo di leadership dopo l’uccisione del marito Gaetano Marino nel 2012. Queste rivelazioni hanno contribuito a delineare il quadro accusatorio nei confronti della coppia.
L’iter giudiziario: dall’arresto all’assoluzione
Dopo l’arresto, il Tribunale del Riesame di Napoli ha confermato la misura cautelare in carcere per entrambi, rigettando le richieste di scarcerazione presentate dai legali della coppia. Successivamente, la Corte di Cassazione ha confermato la detenzione, sottolineando la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza.
Il 20 gennaio 2025, il Tribunale di Napoli ha concesso a Tina Rispoli gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, analoga sorte per Tony Colombo, scarcerato pochi giorni dopo, il 1° febbraio, dopo aver ottenuto i domiciliari. Entrambi erano domiciliati in due località balneari del sud pontino, il cantante siciliano si trovava a Gaeta, sua moglie a Minturno. Il processo, celebrato con rito abbreviato, ha visto la richiesta dell’accusa di una condanna a nove anni di reclusione per entrambi.
Il 7 marzo 2025, il Giudice per l’Udienza Preliminare (GUP) Ivana Salvatore ha assolto Tony Colombo e Tina Rispoli dalle accuse di concorso esterno in associazione mafiosa e partecipazione a un’organizzazione finalizzata alla produzione di sigarette di contrabbando, ordinando la loro immediata scarcerazione.