Nei primi tre mesi 2025, la città di Napoli è stata teatro di una serie di agguati di camorra che evidenziano la persistente influenza di fibrillazioni tra le organizzazioni criminali operanti in diversi quartieri della città.
Agguato a Ponticelli: ucciso Enrico Capozzi
Il primo agguato di camorra del 2025 è avvenuto il 9 gennaio, nel quartiere Ponticelli di Napoli.
Enrico Capozzi, 36 anni, è stato assassinato in un agguato di stampo camorristico nel Parco Merola di Ponticelli, il rione dove viveva. Capozzi, figlio di Carmela Sarno, cugina degli ex boss del clan Sarno, nel 2023 aveva denunciato per estorsione Antonio Nocerino, esponente del clan De Micco. L’omicidio potrebbe essere legato a vendette trasversali.
Duplice omicidio nella periferia nord di Napoli
Il 5 febbraio 2025, in via Janfolla, tra i quartieri di Miano e Piscinola, Francesco Abenante, 34 anni, e Salvatore Avolio, entrambi con precedenti penali, sono stati uccisi in un agguato attribuito a dinamiche interne alla camorra. La zona era già nota per faide tra clan rivali, con numerose vittime negli anni precedenti.
Agguato a Fuorigrotta: ucciso Pasquale D’Anna
Il 2 marzo 2025, nel quartiere Fuorigrotta di Napoli, è stato ucciso in un agguato di camorra Pasquale D’Anna, 34 anni, ritenuto vicino ai clan camorristici di Pianura. Nell’agguato è rimasto ferito Massimo Aragiusto, 41 anni, anch’egli noto alle forze dell’ordine. Secondo le prime ricostruzioni, un sicario a bordo di uno scooter si è avvicinato all’auto parcheggiata davanti a una pizzeria, dove si trovavano le vittime, aprendo il fuoco.
Una sequenza di episodi che evidenzia la continua fibrillazione dei clan camorristici operanti nell’area metropolitana di Napoli. Nonostante gli sforzi delle forze dell’ordine, le organizzazioni criminali mantengono una presenza radicata, influenzando la sicurezza e la stabilità sociale della città, in particolare delle periferie.