Federico Bisceglia è stato un magistrato italiano noto per il suo impegno nella lotta contro i crimini ambientali nella “Terra dei Fuochi”, una zona della Campania tristemente famosa per lo smaltimento illegale di rifiuti tossici e i conseguenti roghi. La sua dedizione nel contrastare queste attività illecite ha avuto un impatto significativo nella sensibilizzazione dell’opinione pubblica e nella promozione di azioni legali contro i responsabili.
Originario di Catanzaro, Bisceglia ha intrapreso la carriera nella magistratura, distinguendosi per la sua determinazione e integrità. Ha lavorato presso la Procura di Napoli Nord, dove ha condotto indagini significative sul traffico di rifiuti tossici gestito dalla camorra, contribuendo a portare alla luce pratiche illegali che hanno devastato l’ecosistema campano. Oltre ai reati ambientali, si è occupato anche di casi delicati come quello della piccola Fortuna, la bambina morta al Parco Verde di Caivano, dove è stata scoperta una rete di pedofili collegata a quella morte.
L’Incidente Mortale
La notte tra il 28 febbraio e il 1° marzo 2015, Federico Bisceglia ha perso la vita in un tragico incidente stradale sull’autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria, nei pressi di Castrovillari. Viaggiava a bordo di una Lancia K insieme a una donna, medico, che è rimasta ferita ma sopravvissuta all’incidente. Secondo le ricostruzioni, l’auto ha sbandato in un tratto rettilineo, urtando il guardrail e finendo fuori strada.
Indagini e Ipotesi Investigative
La Procura di Castrovillari ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo al fine di chiarire le cause dell’incidente. Sono stati disposti l’autopsia sul corpo del magistrato e accertamenti sul veicolo e sul tratto autostradale interessato. Nonostante le indagini abbiano escluso il coinvolgimento di altri veicoli, permangono dubbi e sospetti sulla dinamica dell’incidente, alimentati dalla natura delle inchieste condotte da Bisceglia. Alcuni attivisti e cittadini impegnati nella lotta contro le ecomafie hanno espresso perplessità, temendo possibili collegamenti con la camorra.
La scomparsa di Federico Bisceglia ha lasciato un vuoto nel panorama giudiziario italiano. La sua dedizione è stata ricordata in diverse occasioni, tra cui una giornata di studio sui reati ambientali promossa dall’Università degli Studi di Napoli Parthenope e dal Consorzio Polieco, durante la quale è stata annunciata l’istituzione di una borsa di studio in sua memoria. La comunità continua a onorare il suo impegno nella lotta alle ecomafie, riconoscendo il valore del suo lavoro nella tutela dell’ambiente e della legalità.