Nella notte tra il 29 febbraio e 1 marzo di cinque anni fa, nella zona di Santa Lucia a Napoli, un carabiniere in borghese assassinava il quindicenne Ugo Russo dopo un tentativo di rapina, colpendolo alla nuca mentre era in fuga. A cinque anni da quella maledetta notte e decine di iniziative di mobilitazione portate avanti dai familiari di Ugo e dal comitato nato per chiedere verità e giustizia per il suo omicidio, ancora non c’è stata una sentenza, anche se è finalmente in corso il processo che vede indagato per omicidio volontario pluriaggravato il carabiniere C.B.
In occasione del quinto anniversario della morte di Ugo Russo, i familiari e il comitato istituito per chiedere verità e giustizia, hanno organizzato un’iniziativa a Napoli, in programma il prossimo sabato 1 marzo, in piazzetta Rosario a Portamedina, dalle 10 alle 14. Partite di calcio, dimostrazione di boxe, musica e cibo conviviale in una giornata all’insegna dello sport e dell’aggregazione per mantenere acceso un riflettore sulla storia di Ugo Russo.
“Noi vogliamo ricordare Ugo per quello che era, un ragazzino dei nostri quartieri, con una mattinata di sport, calcetto e convivialità in piazzetta Rosario a Portamedina, a pochi passi da casa sua”, si legge nel post pubblicato sui profili social del comitato “Verità e Giustizia per Ugo Russo”.
“Anche per evidenziare che al di là della retorica istituzionale che scopre le ragazze e i ragazzi dei quartieri popolari solo quando se ne parla come problema di ordine pubblico, dal punto di vista delle strutture, delle risorse, del sostegno concreto ai diritti, compreso il diritto allo sport, siamo purtroppo ancora all’anno zero.”