In molti sognano di avere una piscina nel proprio giardino. Ma sanno esattamente da dove iniziare? Non basta scegliere l’estetica per dire “il più è fatto”. Il percorso, in realtà, è alquanto complesso, fatto di permessi, leggi da rispettare e decisioni di natura tecnica. Cliccando su https://proleader.it/piscine/tipologia/interrate/ si possono leggere tutte le informazioni più utili.
Si parte dalla tipologia di materiali e si arriva fino alle autorizzazioni; quindi, prima di trasformare questo sogno in realtà, bisogna considerare diversi aspetti.
Costruire una piscina in giardino: permessi e requisiti
Prima di iniziare a costruire la piscina nel proprio giardino, bisogna sapere quali permessi e requisiti occorrono. La burocrazia spesso è complessa e, a causa delle differenze da Comune a Comune, non esiste una linea univoca di procedure da seguire.
Ovunque, si parte richiedendo il permesso di costruire, come stabilito dal Decreto del Presidente della Repubblica n. 380 del 2001. È indispensabile per modificare il terreno e va richiesto al Comune di residenza. Se il terreno è sottoposto a vincoli paesaggistici o archeologici, bisogna ottenere anche l’autorizzazione della Soprintendenza.
Ci sono casi rari in cui sono presenti vincoli idrogeologici, i quali richiedono la consulenza di un geologo. Inoltre, bisogna presentare la SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio dei Lavori) e la DIA (Denuncia di Inizio Attività). Ottenuti tutti questi documenti, che vengono rilasciati dal Comune, si possono iniziare i lavori.
Piscine per uso privato: quali sono
Le piscine private sono principalmente di tre categorie: piscine fuori terra, semi-interrate e interrate. A livello economico e per gli spazi ridotti per la presenza di home battery, le piscine fuori terra sono l’opzione migliore. Generalmente prefabbricate e autoportanti, richiedono scavi limitati e si installano con una certa facilità.
Le piscine semi-interrate sono il grado intermedio in quanto a complessità e costi. Prima di essere installate, in fondo allo scavo va creata una base di cemento. A livello di estetica e funzionalità sono un ottimo compromesso.
Infine, le piscine interrate. Anche se sono più costose per via dei lavori da fare per installare gli impianti idraulici ed elettrici, esteticamente sono molto più belle e possono essere personalizzate in base a specifiche esigenze architettoniche. Le variabili? Da considerare materiali, forme e profondità, che possono influenzare non solo l’estetica finale ma anche la destinazione d’uso della piscina.
Tempistica di costruzione
Quanto tempo occorre per costruire una piscina in giardino? Dipende da diversi fattori. Come abbiamo visto, la burocrazia tende a dilatare i tempi di attesa. Dalla progettazione fino all’ottenimento di tutti i permessi, possono passare dalle 2 alle 6 settimane. Se poi si incontrano imprevisti lungo il percorso, i tempi di attesa si allungano ulteriormente.
Una volta ottenuti tutti i permessi, la realizzazione vera e propria viene suddivisa in fasi. Per realizzare lo scavo, si va da due giorni a una settimana, a seconda della grandezza e della profondità. Poi vanno installati tutti gli impianti idraulici ed elettrici; questo lavoro, di solito, richiede da 1 a 2 settimane.
Per quanto riguarda la costruzione della struttura della piscina, la tempistica è di circa 2 settimane. Potrebbe occorrere più tempo, a seconda delle dimensioni e della complessità del progetto, nonché degli eventuali accessori e servizi scelti. Complessivamente, considerando tutte le fasi di lavorazione, il tempo necessario per costruire una piscina oscilla tra 20 e 60 giorni.