Superato lo sconcerto per la morte della piccola Giulia, la bambina di 9 mesi sbranata nel suo letto dal pitbull di casa mentre dormiva, durante la serata di sabato 15 febbraio, gli inquirenti sono al lavoro per chiarire diversi aspetti di questa vicenda.
La piccola era in casa insieme al padre, mentre la madre stava lavorando in una pizzeria.
Il padre, 25 anni, barista di professione, inizialmente aveva riferito alla Polizia di essere stato aggredito insieme alla figlia da un cane randagio, versione poi cambiata davanti ai poliziotti del commissariato locale, quando l’uomo ha riferito di aver trovato la piccola nel letto in una pozza di sangue dopo essere stata sbranata dal loro cane. Tuttavia, la piccola Giulia non si trovava nella sua culla, al chiuso in una stanza. Stando alle parole del padre, si trovava a letto con lui, addormentato: solo dopo il suo risveglio si sarebbe accorto della tragedia avvenuta accanto a lui mentre dormiva.
Inutile la corsa in ospedale, dove sono arrivati poco prima di mezzanotte e mezza, e distante pochi minuti in auto ma per Giulia era ormai non c’era già più nulla da fare. Portata al pronto soccorso della clinica Villa dei Fiori, le ferite dei morsi erano così gravi che i medici non hanno potuto far altro che constatarne il decesso.
Intanto è stato sottoposto a sequestro l’appartamento al primo piano di uno dei palazzi del rione Ice Snei di Acerra, dove i genitori vivevano insieme alla loro bambina, in attesa dei rilievi necessari è stato aperto un fascicolo.
Il cane, un pitbull di circa 25 chili di nome Tyson, non aveva il microchip ed è stato affidato ai servizi veterinari dell’Asl Napoli 2, ed è ora in custodia nel canile convenzionato di Frattaminore, dove i veterinari stanno provvedendo a tutti i rilievi e le analisi. E nello stesso canile è stato portato anche un secondo cane di proprietà della famiglia della bambina, un piccolo meticcio femmina che però è dotato di microchip. Intanto si è in attesa dei test tossicologici effettuati sul papà della bimba.
I residenti in zona parlano di una tragedia annunciata. Diversi cittadini hanno raccontato ai media che lo stesso cane che ha sbranato la bimba, la scorsa estate era scappato ed aveva aggredito un cagnolino portato a spasso da una dog sitter. Malgrado le richieste di prendere provvedimenti, in seguito a quest’ultimo episodio, i proprietari del cane e genitori della bambini non hanno capito la pericolosità dell’animale, ignorando le richieste dei vicini.
Giulia avrebbe compiuto un anno il prossimo aprile. I vicini la descrivono come una bimba solare che non aveva paura del cane a differenza dei residenti del quartiere.