“Mentre l’attenzione delle masse viene spostata da Roccaraso a Sanremo, sono qui per ricordarvi che è trascorsa più di una settimana dal fermo di Vincenzo Sarno, boss e collaboratore di giustizia, e lo stato resta in silenzio, malgrado siano tante le risposte che meriterebbero i cittadini onesti.”
Inizia così l’ultimo video pubblicato sui social network dalla giornalista Luciana Esposito, direttrice di Napolitan.it, per lanciare l’ennesimo appello finalizzato a smuovere le coscienze dei cittadini e delle istituzioni.
“Nei giorni scorsi ho denunciato TRE familiari dei Sarno, a una settimana di distanza dall’arresto del boss e collaboratore di giustizia Vincenzo Sarno. – si legge nel testo che accompagna il video sui social. – Accade mentre l’attenzione degli italiani si sposta da Roccaraso a Sanremo. Ho detto addio alla lotta contro la camorra di Ponticelli, ma non sono disposta a indietreggiare davanti a uno Stato che si rifiuta di fare lo Stato.”
Un video che rilancia i messaggi già divulgati nelle settimane scorse, prima per spiegare le motivazioni che hanno indotto la giornalista a smettere di occuparsi della camorra di Ponticelli.
E poi all’indomani proprio del fermo del boss di Ponticelli che da collaboratore di giustizia le aveva rivolto esplicite minacce di morte.