Una giornata per celebrare i medici di Napoli e provincia che hanno raggiunto l’ambito traguardo dei 60 e dei 70 anni dalla laurea. La cerimonia si è tenuta all’Auditorium dell’Ordine dei Medici, Chirurghi ed Odontoiatri di Napoli e ha visto la partecipazione di professionisti che in tanti anni di carriera hanno fatto la storia della medicina partenopea e hanno assistito ai più importanti cambiamenti in ambito sociale, tecnologico e terapeutico. «Colleghi che meritano il nostro ringraziamento per la dedizione e il senso etico con i quali hanno sempre onorato la professione medica», dice il presidente dell’Ordine Bruno Zuccarelli. «In anni così difficili per il sistema sanitario pubblico, il loro esempio è preziosissimo per i nostri giovani. In questi decenni, abbiamo vissuto trasformazioni incredibili nella scienza medica. Dai primi passi della carriera a un mondo oggi dominato dalla tecnologia e dalla ricerca avanzata: quanta strada ha fatto la medicina, e quanta ne abbiamo percorsa insieme. Abbiamo assistito a cambiamenti epocali: nuove scoperte, nuove terapie, ma soprattutto un rinnovato approccio al paziente, che ci ha sempre ricordato che al centro di tutto c’è l’essere umano. Questo traguardo straordinario dei 60 e 70 anni dalla laurea – prosegue Zuccarelli è un momento che ci riporta indietro nel tempo, ma che ci fa riflettere su quanto è stato costruito e lasciato in eredità. Non solo celebriamo un anniversario, ma una vita intera dedicata alla medicina, una professione che chiede molto, ma che è capace di restituire immense soddisfazioni». Tra i medici ai quali è stata assegnata la targa alla carriera, hanno festeggiato i 70 anni dalla laurea i dottori Carlo Mesolella, Ugo Pagano, Marcello Siciliani e la dottoressa Claudia Stravato.
Nel corso della giornata, sempre all’Auditorium, l’associazione Mogli dei medici italiani – Ammi (sezione di Napoli) presieduta dalla dottoressa Pina Gatta, ha consegnato il ricavato di una raccolta fondi in favore di due promettenti giovani, figli di una dottoressa scomparsa prematuramente.