Uno dei dolci natalizi più amati è sicuramente il pandoro. E come ogni anno, Altroconsumo ha realizzato una comparazione valutando i migliori da acquistare al supermercato. Ecco la classifica.
Altroconsumo spiega che per il test ha analizzato 8 pandori venduti in grande distribuzione. Sono state analizzate le etichette, valutando sia le informazioni obbligatorie per legge sia quelle facoltative. Poi il peso, verificando se la quantità di dolce contenuta nella confezione corrispondesse effettivamente a quanto dichiarato in etichetta dal produttore. Per quanto riguarda gli ingredienti, ne caso del tuorlo d’uovo, la legge detta norme precise per quanto riguarda la tipologia e la quantità che devono essere aggiunti all’impasto del pandoro. Per questo in laboratorio si è cercato di stimare la quantità di uova per valutare se la norma di legge fosse pienamente rispettata. Attraverso una serie di calcoli, è stato cercato di stimare la quantità di burro presente nell’impasto. In laboratorio si è verificata l’eventuale presenza di muffe e lieviti. Infine è stata ricercata l’eventuale presenza di conservanti.
Gli esperti che hanno collaborato al test di Altroconsumo (una giuria di 4 maestri pasticceri e un esperto del settore) hanno sottoposto i pandori a una lunga serie di valutazioni, a partire dalla presentazione, tenendo in considerazione l’integrità del prodotto e la fedeltà del prodotto all’immagine. Poi l’aspetto esterno, prendendo in considerazione colore e aspetto della superficie esterna, così come del fondo. Inoltre è stato valutato il grado di lievitazione del prodotto osservando la regolarità della forma nel suo insieme e di quello che, per i consumatori, è la base del dolce. Si è proseguito con l’aspetto interno e quindi il colore della pasta e la sua alveolatura. Infine gusto e aroma, giudicando il gusto di burro e di vaniglia all’assaggi. I pandori sono stati assaggiati anche da un panel costituito da oltre 50 consumatori, che hanno valutato l’aspetto visivo di una fetta di pandoro, la piacevolezza olfattiva, l’aroma, la piacevolezza tattile in bocca e la piacevolezza globale del prodotto.
Per effettuare il test, sono stati acquistati i campioni di pandoro tra fine ottobre e inizio novembre 2024, poi inviati nei diversi laboratori per effettuare le analisi e le prove di assaggio. I prezzi sono stati rilevati in 50 punti vendita della grande distribuzione italiana nel corso del mese di novembre 2024. Sono stati scelti solo pandori classici. La prova di assaggio è stata realizzata presentando i campioni in forma anonima. Le prove di laboratorio hanno pesato per il 40% sul giudizio globale. Le due prove di assaggio hanno influito sulla valutazione finale dei prodotti per il 25% ciascuna. Infine, a pesare sul giudizio globale per il 10%, abbiamo la valutazione delle informazioni obbligatorie e facoltative riportate sulle etichette dei prodotti.
La classifica
Il punteggio più alto viene assegnato al pandoro classico Bauli con 72 punti e un prezzo di 7,38 euro al chilo. L’altro “vincitore”, cioè il prodotto scelto da Altroconsumo nel rapporto qualità/prezzo è il pandoro classico Pasticceria del Centro (MD Discount), con 66 punti e un prezzo di 6,28 euro al chilo (la confezione da 900 grammi costa 5,65 euro).
Dopo Bauli, che riceve la dicitura “qualità ottima”, a seguire nella classifica si trovano Motta con il pandoro secondo Bruno Barbieri (67 punti e prezzo di 16,23 euro nel formato da 800 grammi, quindi 20,29 al kg), poi Paluani (67 punti e 6,70 euro al chilo), Balocco (66 punti e 6,84 euro al chilo), Maina (65 punti e 7,40 euro al chilo) e in coda Carrefour Extra Pandoro (64 punti e 5,54 euro al chilo) e Melegatti (62 punti e 7,14 euro al chilo). Tranne Bauli tutti i pandori analizzati rientrano nella dicitura “qualità buona”