E’ stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico che gli ha salvato la vita, il vice brigadiere Giovanni Russo, il carabiniere ricoverato all’ospedale del Mare di Ponticelli, dopo il grave incidente di cui è rimasto vittima, mentre svolgeva una delicata operazione anticamorra nel quartiere di San Giovanni a Teduccio. Russo è precipitato da una tettoia che ha ceduto mentre erano in corso delle operazioni da parte dei militari. Il vice brigadiere è ricoverato nel reparto di rianimazione del nosocomio di Ponticelli e mostra i primi segnali di miglioramento, pur restando in prognosi riservata.
L’equipe medica è tempestivamente intervenuta sulla lesione più critica, quella che riguardava l’aorta toracica, realizzando un bypass che ha dato esito positivo. Russo, cosciente e in condizioni stabili, presenta un quadro clinico complesso che include fratture multiple al bacino e un traumi vertebrali che richiederanno un altro intervento specialistico di neuroradiologia per provvedere alla cementificazione delle vertebre danneggiate.
Russo, 53 anni, marito e padre di tre figli, carabiniere con un’esperienza decennale nell’arma, partecipò alla delicata operazione di smantellamento dell’edicola votiva dedicata al boss della paranza dei bambini Emanuele Sibillo. In quella circostanza, fu immortalato mentre portava via il busto del giovane boss, ucciso nel 2015 all’età di 20 anni. Un’immagine diventata subito virale e rilanciata non solo dai media, ma anche da tanti utenti che esprimono solidarietà e vicinanza al carabiniere e ai suoi familiari.
Il generale Luongo ha fatto visita alla moglie e ai figli del vice brigadiere Russo per manifestare il sostegno e la solidarietà dell’arma dei carabinieri.
Fonte: Infodifesa