E’ diventata subito virale la storia del ristoratore inglese Peter Kinsella, proprietario da quasi 25 anni di due ristoranti-gastronomie “Lunya” ispirati alla cucina spagnola nel centro di Liverpool che, costretto a ritirarsi per motivi di salute, invece di venderli ha deciso di cederli ai suoi dipendenti.
Trasferendone la proprietà, in accordo con la moglie Elaine, a 67 membri dello staff attraverso un fondo fiduciario come ha raccontato alla Bbc: “Più chiedevamo informazioni per la vendita, meno ci piaceva l’idea” ha spiegato. Così ha pensato di premiare quanti avevano lavorato con e per lui e ha scelto di farli diventare azionisti attraverso un fondo detto Employee Owned Trust che gli può consentire anche di partecipare ai profitti in un primo periodo, finché il piano non sarà approvato dall’Agenzia delle Entrate britannica. La risposta dei dipendenti però non è stata unanime, come ci sarebbe aspettati, ovvero positiva e di gratitudine verso il loro capo. Ad essere grati per un gesto non così comune sono stati i collaboratori storici che avevano investito tanta energia negli anni per il successo dell’attività. Meno entusiasti i più giovani che considerando il lavoro al ristorante spesso come temporaneo non hanno mostrato lo stesso entusiasmo non capendo ancora “il valore di questo cambiamento”.