Nel corso della giornata di giovedì 28 novembre, hanno preso il via le operazioni di sgombero di 36 case occupate abusivamente da anni nel Parco Verde di Caivano.
L’operazione è stata disposta dalla procura di Napoli Nord: si tratta solo di una prima tranche, dal momento che l’autorità giudiziaria ha individuato ben 240 casi di possesso illegale delle unità abitative, contestando a 419 persone il reato di occupazione abusiva.
Gli sgomberi odierni, fa sapere l’autorità giudiziaria, riguardano casi in cui non è possibile attuare procedure di regolarizzazione, a causa delle posizioni reddituali oppure dei precedenti penali degli occupanti.
Il complesso delle case popolari del Parco Verde di Caivano è stato sotto i riflettori per una serie di drammatici episodi di cronaca, ultimo dei quali, nel 2023, lo stupro di due cuginette da parte di un branco di assalitori, in gran parte minorenni. Da poco più di un anno, dopo l’appello del parroco Maurizio Patriciello e la successiva visita della premier Meloni, sono in corso massicci interventi di riqualificazione, in tutta Caivano e in particolare nell’area del Parco Verde.
Le famiglie degli occupanti abusivi hanno lasciato lentamente il Parco Verde di Caivano, alcune in silenzio e altre urlando invettive. L’ingente spiegamento interforze ha tenuto sotto controllo la situazione.
“Oggi lo Stato mantiene un altro impegno preso coi cittadini. In occasione dell’inaugurazione del nuovo Centro Pino Daniele, avevamo annunciato che il lavoro del Governo a Caivano non era affatto concluso e che sarebbe andato avanti. Così è stato. Oggi è iniziata la fase 2 del programma di riqualificazione e rigenerazione urbana portato avanti negli ultimi 15 mesi, con lo sgombero degli alloggi occupati abusivamente al Parco Verde da soggetti condannati per reati di camorra”. Lo dichiara la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
“Ringrazio la Prefettura di Napoli, la magistratura, la struttura commissariale, le Forze di polizia e tutti gli operatori coinvolti nell’operazione di oggi, passo determinante per restituire dignità ai cittadini perbene e oneste di Caivano – aggiunge la premier nella dichiarazione -. Siamo già al lavoro, anche grazie ad una sinergia tra pubblico e privato, per raggiungere il prossimo obiettivo, che è la riqualificazione degli immobili del Parco Verde”.
on lo sgombero dei primi 36 alloggi di Parco Verde, lo Stato ha affermato la legalità e la propria superiorità in un territorio dove per anni hanno regnato il degrado e l’illegalità”.
Così il procuratore della Repubblica di Napoli Nord Maria Antonietta Troncone nel corso della conferenza stampa convocata ad Aversa (Caserta) negli uffici della procura per illustrare l’operazione di sgombero degli alloggi occupati abusivamente a Parco Verde.
“Gli alloggi sgomberati riguardano situazioni in alcun modo sanabili, perché tra gli occupanti dei 36 alloggi ci sono persone che hanno riportato un cumulo di condanne fino a 7 anni di carcere, circostanza quest’ultima prevista come ostativa dalla legge”, ha spiegato.