Tre giovanissimi hanno perso la vita nell’esplosione di Ercolano. Morti, al primo giorno di lavoro, in una struttura adibita a fabbrica/deposito di fuochi d’artificio. Le gemelle di 26 anni Sara e Aurora Esposito e il diciottenne Samuel Tafciu, di origine albanesi avrebbero guadagnato 20 euro al giorno. Lavoro sommerso, irregolare, praticato in una struttura abusiva e non idonea ad ospitare la fabbricazione di fuochi d’artificio. La cronaca di una tragedia annunciata. Il proprietario dell’immobile ha intestato la proprietà alla figlia 13enne. E’ stato denunciato per omicidio colposo plurimo, disastro colposo e detenzione illegale di materiale esplodente.
Le due ragazze erano residenti a Marigliano, cresciute senza padre. Aurora era mamma di una bimba di cinque anni, mentre Samuel viveva a Ponticelli, padre di una bimba di 4 mesi, stava cercando il modo di andare avanti dopo aver svolto per tre mesi il lavoro di magazziniere, ma senza essere pagato. In quella fabbrica clandestina di fuochi d’artificio di Ercolano ci era arrivato tramite un amico.
Sara e Aurora erano sempre insieme, fin dalla nascita e insieme sono andate anche incontro a quel feroce destino.