Un episodio crudele e inquietante ha scosso la comunità di Sala Consilina, in provincia di Salerno. Un cane randagio, che negli ultimi mesi era diventato una presenza affettuosa e familiare presso il Terminal Bus locale, è stato vittima di un gesto disumano: qualcuno gli ha gettato addosso dell’olio bollente, infliggendogli ustioni gravi su tutto il corpo. La denuncia è partita dai volontari dell’Oipa (Organizzazione Internazionale Protezione Animali), che ora rivolgono un appello a chiunque possa avere informazioni sul colpevole.
Per molti pendolari e viaggiatori, quel cane randagio era diventato una presenza familiare, una figura gentile che scodinzolava tra i passeggeri in attesa dell’autobus.
I pendolari avevano notato l’assenza del cane da circa due giorni e quando l’amico a quattro zampe è ricomparso hanno compreso quanto era accaduto: visibilmente ferito, il corpo coperto di ustioni e i movimenti segnati dal dolore. L’odore acre dell’olio ancora impregnava il suo pelo, mentre le ferite riportate lasciavano poco spazio all’immaginazione. Una scena straziante quella che si è palesata ai pendolari che hanno soccorso il cane.
Una giovane del posto, che spesso si prendeva cura del cane ha immediatamente chiamato una delegata dell’Oipa, chiedendo aiuto. Sul posto è quindi giunto un volontario dell’organizzazione, che ha trasportato il cane presso una clinica veterinaria, dove i medici hanno confermato il drammatico responso: ustioni gravi, compatibili con l’uso di olio bollente.
“Un atto di vera e propria tortura nei confronti di un cane che non faceva altro che cercare una casa e un po’ di affetto,” hanno dichiarato i volontari dell’Oipa in una nota, colmi di indignazione.
Attraverso i social, i volontari Oipa hanno lanciato un appello accorato, chiedendo alla comunità di non restare in silenzio. Chiunque abbia informazioni che possano aiutare a identificare il responsabile è invitato a contattare l’Oipa, anche in forma anonima, all’indirizzo email [email protected] o tramite la loro pagina Facebook. “È un obbligo morale fare giustizia per un animale che ha sofferto così tanto senza alcuna colpa,” dichiarano.
Questi atti crudeli, infatti, sono penalmente perseguibili in Italia. L’articolo 544-bis del Codice penale prevede pene severe per chi si rende colpevole dell’uccisione o del maltrattamento di animali, con sanzioni che possono arrivare fino a diciotto mesi di reclusione o a una multa di 30.000 euro.